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Luca Cardillo e la sua battaglia contro il tumore

Il tumore alla gamba avanza, Luca Cardillo rinuncia all’operazione negli Usa e torna a casa

Luca Cardillo ha deciso di non essere operato: salta l’amputazione alla gamba destra poiché rischiosissima. Il tumore maligno, in queste settimane, è avanzato, il suo quadro clinico peggiorato e, ad aggravare ancora di più la situazione, sono stati il versamento pleurico, la tachicardia e la polmonite. Il rientro in Sicilia del 23enne è previsto per lunedì. Luca ora non ha più bisogno di donazioni ma solo di tanto affetto.
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A cura di Fabio Giuffrida
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Luca Cardillo
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Luca Cardillo e la sua battaglia contro il tumore

Luca Cardillo ce l'ha messa tutta ma, come ci confermano i suoi familiari, già nei prossimi giorni farà rientro in Italia, nella sua Sicilia, a Giarre, dove continuerà le cure. I medici americani sono stati chiari: l'amputazione della gamba destra (per rimuovere l'osteosarcoma, un tumore maligno) è certamente possibile ma si tratterebbe di un intervento rischiosissimo. Luca Cardillo, allora, in piena libertà, ha scelto di continuare a vivere, di non rischiare.

Perché non può essere operato? Il tumore maligno è avanzato, il suo quadro clinico è peggiorato e, ad aggravare ancora di più la situazione, sono stati tre fattori: il versamento pleurico, la tachicardia e la polmonite (quest'ultima curata tempestivamente, ndr). Luca, intanto, lotta con le metastasi polmonari e con il tumore primario alla gamba destra, quello che ha stravolto il suo fisico e la sua vita.

Il ragazzo, che ormai tutta Italia ha imparato a conoscere e a volergli bene, è stato posto davanti a una scelta: o un'operazione delicatissima (con il rischio di morire sotto i ferri) o la possibilità di rientrare subito in Italia dove continuerà la chemioterapia. Lui ha scelt,  con grande serenità, di continuare a stare coi suoi affetti finché il suo corpo lo consentirà. Dal punto di vista psicologico Luca è sempre forte, col sorriso sulle labbra, consapevole della sua situazione attuale, di cosa rischia e di quanto questa battaglia sia diventata difficile, più di quanto credesse.

Luca Cardillo

Luca, però, ha una certezza: aver fatto tutto il possibile, non aver lasciato nulla di intentato. Si è giocato la sua ultima carta, la sua ultima speranza, nel tentativo disperato di rimanere aggrappato alla vita. La sua ultima "carta" era quella di volare negli Usa. E c'è riuscito solo grazie a una straordinaria gara di solidarietà scattata dopo la pubblicazione di un appello su Gofundme della sorella Lidia.

Per Luca non c'è più tempo da perdere: deve rientrare in Italia con l'aeroambulanza, la stessa che lo ha accompagnato all'MD Anderson Cancer Center di Houston, in Texas, appena un mese fa. Un volo privato che costerà all'incirca 84mila euro, cifra interamente coperta dalla raccolta fondi a cui hanno risposto migliaia di persone da tutta Italia. Adesso Luca Cardillo non ha più bisogno di donazioni ma del vostro affetto, del vostro amore.

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