1.131 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Perché il rimprovero di Fico è il fatto politico del giorno

La risposta, seppur breve e seppur appoggiata con la consueta formalità della carica istituzionale, di Roberto Fico al deputato di FDI che oggi ha parlato di “pacchia” (“Sono persone che migrano, non fanno nessuna pacchia”) è la prima crepa all’interno del governo del cambiamento e, diciamolo, è una frattura profumatissima.
A cura di Giulio Cavalli
1.131 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

“Usi termini adeguati. Sono persone che migrano, non fanno nessuna pacchia”: il presidente della Camera Roberto Fico risponde così al deputato di Fratelli d'Italia Andrea Delmastro Delle Vedove che oggi, intervenendo in aula durante il question time, prova a rimestare un po' nel torbido parlando di migranti e tutto baldanzoso cita il ministro dell'Interno Matteo Salvini. La frase, seppur breve e seppur appoggiata con la consueta formalità della carica istituzionale, è la prima crepa all'interno del governo del cambiamento e, diciamolo, è una frattura profumatissima.

Ciò che il Movimento 5 Stelle sembra non capire è che, al di là delle opinioni e delle soluzioni sul tema delle immigrazioni, la tossicità del linguaggio salviniano continua a cannibalizzare il dibattito e, dati alla mano, ad erodere il consenso del Movimento 5 Stelle che ha un altro linguaggio (nonostante la comunanza di alcune idee) da quello che il leader leghista continua pericolosamente a soffiare. Ha un bel dire il povero ministro Bonafede intento a cogliere le virgole positive del discorso di Salvini ospite della Gruber, impegnato a spiegarci come non contino le parole ma i fatti (e invece le parole sono un fatto, in politica, da sempre) e concentrato nel spiegarci che Salvini parlasse di censimento "nel senso di monitoraggio" (inventando un nuovo dizionario dei sinonimi come condono culturale): «Come fate voi del M5s a tollerare – ha chiesto Antonio Padellaro al ministro Bonafede proprio in quell'occasione – che ci sia un ministro dell’Interno che dica che “purtroppo i Rom italiani ce li dobbiamo tenere” o che parli di pacchia e strapacchia degli immigrati o che usi il termine ‘crociera’ per i migranti sulla nave Aquarius, approdata a Valencia grazie al governo spagnolo? Non vi rendete conto del danno che il ministro Salvini, continuando a fare il leader della Lega, sta provocando al governo e all’immagine del governo? E voi state zitti». Perché è proprio questo il punto: usare le parole come clava su un argomento facilmente infiammabile come l'immigrazione (e come i rom, come le coppie omosessuali, come le vittime degli abusi delle forze dell'ordine e come tutte le minoranze con cui ama prendersela Salvini) è un gesto vile e irresponsabile.

Per questo la risposta di Roberto Fico è comunque un fatto politico che conta, nel deserto di questi giorni. Innanzitutto perché il rimprovero (detto al misconosciuto Delle Vedove ma diretto a Salvini) arriva da un uomo della maggioranza e non dalla solita opposizione (umanitaria a scoppio ritardato nonostante Minniti) e poi perché il messaggio di Fico, in fondo, rappresenta un pezzo del Movimento 5 Stelle, un pezzo degli eletti ma anche e soprattutto un pezzo degli elettori, che nelle ultime settimane si sono sentiti traditi nello sdoganamento del salvinismo. La frase di Fico in fondo è anche una lezione ai suoi compagni di partito (e ai giornalisti vicini al Movimento 5 Stelle) che insistono nell'elucubrare interpretazioni di parole che puzzano chiaramente per quello che sono: definire "pacchia" un viaggio che miete vittime e accumula dolori è inaccettabile per la destra e per la sinistra, è troppo anche per chi vede nell'immigrazione di massa un fantomatico piano Kalergi per iniettare manodopera a costo zero. Non c'è niente di riposante e privilegiato nell'attraversare il deserto, subire le infamità libiche e rischiare di annegare in mezzo al mare: anche per chi insiste nell'immaginare l'ultimo tratto di strada come un semplice trasbordo in taxi.

Poi c'è sul punto politico: l'insofferenza nei confronti di Salvini all'interno del Movimento 5 Stelle è stata in questi giorni un tema da retroscena e oggi diventa un fatto. Piaccia o no ci sarà (meglio: c'è già e emergerà) una fronda interna al Movimento che alzerà la voce e si opporrà ai modi del segretario leghista. Comunque la si pensi è una buona notizia.

1.131 CONDIVISIONI
Immagine
Autore, attore, scrittore, politicamente attivo. Racconto storie, sul palcoscenico, su carte e su schermo e cerco di tenere allenato il muscolo della curiosità. Collaboro dal 2013 con Fanpage.it, curando le rubriche "Le uova nel paniere" e "L'eroe del giorno" e realizzando il format video "RadioMafiopoli". Quando alcuni mafiosi mi hanno dato dello “scassaminchia” ho deciso di aggiungerlo alle referenze.
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views