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Igor Il Russo, c’è l’ombra dell’Isis: “La sua banda portava i terroristi in Europa”

Secondo le autorità spagnole, Norbert Feher era organico a un “gruppo criminale d’élite” che ha fatto entrare in Spagna diversi pericolosi terroristi islamici provenienti dal Nord Africa, per poi aiutarli a raggiungere Francia e Belgio.
A cura di B. C.
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Ci sarebbe un legame tra Igor il russo e il terrorismo islamico in Europa. Una indiscrezione rivelata da La Repubblica, che emerge da una segnalazione dell'Unidad de drogas y crimen organizado affidata ai carabinieri di Bologna. Secondo gli inquirenti spagnoli, Norbert Feher, il killer di Budrio, faceva parte di un "gruppo criminale d'elite" che ha fatto entrare in Europa dal Nord Africa pericolosi estremisti islamici, per poi aiutarli a raggiungere Francia e Belgio.

Stando alle ricostruzioni, dopo l'assassinio di Valerio Verri, la guardia volontari uccisa l'8 aprile scorsa mentre era di pattuglia a Portomaggiore, i carabinieri trovano tra le vecchie mail di Igor e le chat su Facebook molti messaggi con alcune persone di nazionalità marocchina, geolocalizzate tra Bologna (in zona stazione), Milano (hinterland), Valencia e Malaga. Il killer avrebbe inviato le foto di merce rubata nel ferrarese e per chiedere se potesse interessare. Da un incrocio di dati dei nomi con il nucleo radiomobile di Milano, sarebbe venuto fuori un controllo di routine del 2016 a due automobili: nella prima c'erano alcuni dei magrebini delle mail, nella seconda Igor e una ragazza di Ferrara. La pista porta in Spagna. E da Madrid arriva subito una inquietante risposta: quei magrebini si finanziano con il traffico di droga per poi far entrare presunti terroristi in Europa. Non risultano affiliati allo Stato Islamico, ma avrebbero fornito documenti falsi e supporto logistico. In tutto questo Igor era il loro corriere.

In un primo momento le forze dell’ordine sospettano che siano stati proprio loro a proteggere la latitanza di Igor durante la caccia all'uomo e a farlo scappare all'estero. Ma i fatti successivi suggeriscono altro. Il killer di Budrio infatti torna a Valencia e viene scaricato dalla banda proprio perché emerge l’indagine a suo carico per duplice omicidio. A questo punto non è chiaro chi aiuto il resto della latitanza di Igor il russo. Quel che è certo è il suo fermo da parte della Guardia Civil di lì a pochi mesi: a dicembre uccide un pastore e due agenti della Guardia Civil. Poche ore più tardi viene arrestato.

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