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“I processi Mediaset e Ruby devono essere trasferiti a Brescia”

E la richiesta dei legali del Cavaliere che denunciano da parte dei giudici milanesi un clima ostile nei confronti dell’imputato Berlusconi.
A cura di Biagio Chiariello
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Nuovo colpo di scena nella diatriba Berlusconi-magistrati, che ormai tiene banco da giorni. I difensori dell'ex premier hanno presentato un'istanza di legittima suspicione per trasferite i processi Ruby e Mediaset a Brescia. Il motivo? "Asserita incompatibilità ambientale della sede giudiziaria milanese". L’istanza di rimessione è stata depositata questa mattina in Corte d’Appello, che domani avrebbe dovuto celebrare la penultima udienza del dibattimento, prima della sentenza prevista sabato 23 marzo sulla posizione dell’ex premier, condannato in primo grado a quattro anni per frode fiscale. L'obiettivo del Cavaliere è bloccare il processo. Nel caso infatti la Cassazione dichiarasse ammissibili le istanze, il procedimento sui diritti tv sarebbe interrotto in attesa della decisione di merito da parte della Suprema corte. Nella richiesta, Niccolò Ghedini e Piero Longo fanno riferimento in particolare all’articolo 45 del codice di procedura penale, nel quale si parla di “gravi situazioni locali tali da turbare lo svolgimento del processo e non altrimenti eliminabili” che possono pregiudicare “la libera determinazione delle persone che partecipano al processo, ovvero la sicurezza o l’incolumità pubblica, o determinano motivi di legittimo sospetto”.

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