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Guerra in Libia, i ribelli sono a 50 km da Sirte mentre le forze di Gheddafi avrebbero riconquistato Misurata

Anche se, grazie ai bombardamenti alleati, i ribelli stanno riconquistando terreno, la guerra in Libia non sembra avviarsi verso un rapido epilogo. Le forze di Gheddafi stanno resistendo a Sirte ed avrebbero preso il controllo di Misurata.
A cura di Cristian Basile
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La battaglia di Sirte ancora non è iniziata, anche se i ribelli sono avanzati rapidamente dopo i bombardamenti notturni degli alleati fino ad arrivare a 50 chilometri dall'emblematica città della Libia, dove 69 anni fa è nato Mu'ammar Gheddafi. Secondo alcune fonti, l'avanzata dei ribelli è stata frenata dalle forze di Gheddafi non appena si sono avvicinati alla città.

"Le informazioni sono abbastanza confuse", diceva un miliziano ieri, "stamattina ci hanno comunicato che Sirte era stata liberata ma sembra che molti soldati leali a Gheddafi ancora non vogliano arrendersi". I ribelli hanno "disinformato" dalla prime ore di stamattina, nel più puro stile delle forze di Gheddafi, annunciando di aver preso il controllo della città di Sirte. Niente di più lontano dalla realtà. Infatti anche se stanno ricevendo l'appoggio delle forze alleate, che durante tutta la mattinata hanno bombardato l'esercito del regime posizionato nella città, Sirte resta nelle mani dei soldati fedeli a Gheddafi.

Ad ogni modo, molti cittadini libici che hanno percorso il tratto di strada che porta da Tripoli a Bengasi, hanno raccontato che ieri gli insorti hanno ripreso l'iniziativa con forza arrivando a 50 chilometri da Sirte. Distanza che risulta essere molto più vicina a quello che si pensava, in base alle informazioni che parlavano di scontri tra soldati e ribelli a 150 chilometri dalla località. Si calcola così che i ribelli siano riusciti ad avanzare per 450 chilometri in questi giorni, recuperando diverse città strategiche come Ajbadjya, Brega e Ras Lanuf e riuscendo a controllare in questo modo i porti petroliferi del paese.

Precisamente ieri un leader ribelle a Bengasi ha spiegato che il Consiglio Nazionale di Transizione sta trattando affinchè siano eliminate le sanzioni sull'acquisto del petrolio prodotto in Libia considerato che i pozzi petroliferi non sono più sotto il controllo di Gheddafi. "Speriamo che queste sanzioni vengano tolte per le aree liberate, il prima possibile", ha dichiarato.

A Misurata intanto, la città dell'est scenario di molti combattimenti tra i ribelli e le forze del regime, i fedeli di Gheddafi avrebbero ripreso il controllo di parte della città e se da una parte gli insorti assicurano che la lotta sta continuando nella città, dall'altra il Ministero degli Esteri del colonnello ha assicurato di aver ripreso il controllo totale della città dichiarando che è "stata liberata dai terroristi". In definitiva, dunque, nonostante l'aiuto degli alleati e la conseguente avanzata dei ribelli, la guerra in Libia sembra destinata ancora a continuare ed a lasciare sul campo altre centinaia di vittime tra militari e civili.

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