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Grillo: “Le Olimpiadi invernali 2026 sono una grande occasione per Torino”

Per il fondatore del Movimento le Olimpiadi 2026 sarebbero “una grande occasione da cogliere in maniera positiva, con entusiasmo per Torino. Ma nel Pd arrivano i primi mal di pancia, si parla di improvvisa “giravolta” da parte dei pentastellati: “Perché a Roma le Olimpiadi sarebbero state uno spreco di denaro pubblico mentre a Torino sarebbero un’opportunità da non perdere?”.
A cura di Annalisa Cangemi
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"Le Olimpiadi sono una grande occasione per Torino e per il Movimento. Dimostreremo di saperle fare a zero debiti e in modo sostenibile". E' quanto ha detto Beppe Grillo ieri sera – come riportano alcuni quotidiani – durante un'assemblea di attivisti M5S, a Torino, dopo essere stato contattato per telefono dalla sindaca Chiara Appendino.  E adesso si dovrà aspettare il 31 marzo, data limite per il Comune per presentare un'eventuale manifestazione d'interesse, un atto che però non significa che verrà presentato un dossier di candidatura, ma corrisponde all'avvio di un dialogo e di una trattativa con il Cio che durerà fino a luglio, quando il Comitato ufficializzerà le condizioni contrattuali. A quel punto si deciderà se candidare o meno la città per ospitare i Giochi invernali. Appendino, ieri sera, ha presentato agli attivisti proprio la lettera che invierà al Cio.

Alla notizia dell'endorsement manifestato da Grillo sono arrivati subito i commenti ironici, per il diverso trattamento riservato invece alla prospettiva di ospitare le Olimpiadi 2024 nella Capitale, prospettiva fortemente osteggiata dallo stesso Movimento: "Grillo e M5s hanno cambiato idea sulle Olimpiadi! Ci fa piacere, ma la città di Roma, l'Italia hanno perso un investimento da parte del Cio di 1,8 miliardi! Una cifra quasi identica a quella poi chiesta dalla Raggi al governo per sanare le periferie. Le Olimpiadi erano un'occasione irripetibile per mettere a posto periferie, bus, buche, o semplicemente offrire nuove opportunità di lavoro e di vita. Quell'occasione l'abbiamo persa". Lo scrive su Istagram Michele Anzaldi, deputato del Partito democratico.

Duro anche il commento su Twitter di Roberto Giachetti: "Grillo, dopo il no per Roma, dice che le Olimpiadi a Torino nel 2026 sono una grande opportunità. Cari romani che li avete votati fatevi qualche domanda e datevi qualche risposta su come vi considerano". 

"Grillo benedice la candidatura di Torino alle Olimpiadi del 2026. I Giochi non sono più un regalo ai ladri? Quando c'è odor di governo si fa presto a cambiare idea" – lo dice Stefano Pedica del Pd "Il comico pentastellato – aggiunge – come spiega questa giravolta? Perché a Roma le Olimpiadi sarebbero state uno spreco di denaro pubblico mentre a Torino sarebbero un'opportunità da non perdere? Direi che siamo davanti al classico caso di piroetta post-elettorale per trovare nuove alleanze e andare al governo. Da Movimento di lotta a Movimento di poltrona il passo è breve. Peccato che a rimetterci sia sempre la Capitale".

"Sulle Olimpiadi a Torino da Grillo due pesi e due misure. Ha denigrato la capacità della città di Roma e ne offende la dignità. Auspico che dai cittadini romani arrivi un moto di orgoglio contro l'imbarazzo a cui li costringe tale decisione e contro l'inesistente amministrazione Raggi". A dirlo è Valentina Castaldini,  portavoce nazionale di Alternativa Popolare. "Come nel caso di Roma, anche ora Grillo ha commissariato il sindaco esprimendosi al suo posto sull'opportunità o meno di ospitare le Olimpiadi. Ma a che titolo? Da chi è stato votato Grillo per arrogarsi il diritto di imporre le proprie decisioni? È questa la democrazia Grillina: una dittatura travestita".

Una possibile spiegazione di questa differenza di valutazioni delle due città guidate dalle sindache grilline ha provato a darla il presidente della commissione Sport di Roma Angelo Diario: "A Roma il progetto per le Olimpiadi del 2024 è stato valutato non rassicurante sia dal punto di vista degli investimenti necessari per l'impiantistica sportiva sia per la distribuzione dei rischi tra Comune e Cio. Probabilmente a Torino la situazione è diversa anche perché, avendo ospitato le Olimpiadi nel 2006, non sono necessari molti altri investimenti per la costruzione di nuovi impianti. Il M5S non era e non è pregiudizialmente contrario all'evento in sé. Noi a Roma abbiamo valutato il progetto e abbiamo detto no per una questione di costi: presentava troppi rischi a livello economico e tutte le stime erano state fatte su modelli e non su dati reali". Il consigliere comunale pentastellato nel settembre 2016 fece la relazione in assemblea capitolina sulle motivazioni del "no" alle Olimpiadi del 2024 nella Capitale.

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