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Grillo: “Boldrini oggetto di arredamento del potere”

Il leader del M5S attacca la Presidente della Camera dopo lo scontro in Aula e accusa: “Il Movimento è l’unico democratico. I partiti, nessuno escluso, non lo sono”.
A cura di Antonio Palma
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Non si placa lo scontro tra Movimento Cinque Stelle e la Presidente della Camera. Dopo il botta e risposta in Aula sul ddl omofobia, è lo stesso Beppe Grillo che oggi si scaglia contro Laura Boldrini con parole al vetriolo. Dal suo blog il comico genovese in riferimento proprio a quello che è accaduto a Montecitorio ha attaccato "non voglio sentire i queruli rimproveri di una signora che dal suo scranno tratta i nostri rappresentanti come degli scolaretti". "Chi le dà questa autorità? La Boldrini, un oggetto di arredamento del Potere, non è stata eletta, ma nominata da Vendola" ha proseguito Grillo, aggiungendo "Il suo partitino è entrato in Parlamento solo grazie alla truffa della coalizione con il pdmenoelle, alleanza subito rinnegata dopo le elezioni in un eterno gioco delle parti che esautora il cittadino da ogni decisione".

L'attacco però è anche contro tutti i partiti. "Il Sistema, quel coacervo di partiti, lobby e interessi che sono spesso contigui con poteri occulti come la massoneria e occasionalmente compagni di viaggio di organizzazioni criminali non si è ancora reso conto, non vuole ammettere che il MoVimento 5 Stelle è il primo movimento italiano" ha scritto Grillo , aggiungendo "Il M5S è l'unico democratico. I partiti, nessuno escluso, non lo sono". "Per i partiti gli italiani non devono avere alcuna voce" ha proseguito ancora Grillo sottolineando "Quasi nove milioni di italiani hanno votato per il M5S per un cambiamento. Queste persone meritano rispetto. Vogliono cambiare democraticamente il Paese".

Il leader del M5S se la prende anche con Napolitano e cosiddetti saggi. "Rispetto. Esigiamo rispetto" ha scritto ancora Grillo, attaccando: "I tafani della Repubblica, i saggi, discettano di Costituzione? Chi gli ha dato l'autorità per farlo? Non è previsto dalla nostra Costituzione che un presidente della Repubblica spogli il Parlamento delle sue decisioni con un gruppetto extraparlamentare con personaggi squalificati del calibro di Quagliarello e di Violante, lo smemorato di Palermo". Infine l'accusa alla Rai e ai giornalisti del servizio pubblico che attaccano il movimento: "E che dire della RAI, questo organismo politicamente modificato, prostituitosi ai partiti come una vecchia sgualdrina senza più pudore? Strumento di propaganda dei Casini, dei Monti, dei Renzi che vomita veleno sul M5S ogni minuto? Chi autorizza questi giornalisti ad agire indisturbati contro la prima forza democratica del Paese? ". "Rispetto. Lo pretendiamo e ce lo prenderemo democraticamente, ma implacabilmente" ha concluso Grillo.

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