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Grecia: Bce boccia la riapertura della Borsa di Atene, slittano i colloqui

La Bce ha detto no alla riapertura dei mercati finanziari ellenici senza restrizioni. Intanto i colloqui sono ancora ad un puto morto.
A cura di Antonio Palma
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Doccia fredda per Atene che dopo aver approvato il pacchetto di riforme chieste dai creditori in cambio degli aiuti, credeva di poter avviare una fase di normalizzazione del Paese a cominciare dalla riapertura delle banche e dei mercati finanziari. La Banca centrale europea infatti ha fatto sapere di aver respinto la proposta delle autorità greche di riaprire la Borsa di Atene senza restrizioni per i trader greci e stranieri. Il governo ellenico e la Banca centrale greca erano ottimisti e contavano invece su un appoggio senza remore e per questo avevano già preparato tutto per la riapertura delle contrattazioni a partire da questa mattina. La Bce però è stata di diverso avviso vietando la riapertura della Borsa. Per i mercati finanziari di Atene a questo punto i tempi sembrano essere ancora più lunghi del previsto con ripercussioni su tutto il sistema economico del Paese.

La Borsa di Atene infatti ormai è chiusa dalla fine di giugno cioè da quando è stato imposto il controllo sui capitali per limitare l’emorragia di liquidità a seguito della crisi economica del Paese. Il provvedimento era stato preso in concomitanza con la chiusura delle banche che, nel frattempo, hanno però ripreso le attività da una settimana. Il Governo Tsipras comunque conta di poter riaprire i mercati almeno entro domani e cioè in parallelo con l'avvio dei negoziati con l’ex troika. Per questo è atteso un decreto del ministero delle Finanze che introduca le restrizioni richieste da Francoforte come quella sull'uso del denaro dai conti bancari greci per gli scambi sul mercato finanziario.

Intanto questa mattina alcuni tecnici di Bce, Fmi e Ue si recheranno ad Atene per incontrare delegati del governo ellenico e riprendere i colloqui sul terzo piano di aiuti per la ristrutturazione del debito. Nonostante le promesse e gli annunci infatti i colloqui sono slittati nuovamente e ancora non si è giunti ad una fase negoziale. Ufficialmente ci sono questioni di carattere organizzativo e di sicurezza, ma non mancano i dubbi su possibili problemi politici. La trattativa ad ogni modo deve arrivare a conclusione entro il 20 agosto quando Atene deve rimborsare alla Banca centrale europea un prestito di 3,2 miliardi di euro.

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