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Governo M5s-Pd, la rivolta dei renziani: “Diremo no in direzione, non svenderemo nostri valori”

La possibilità di confrontarsi con il M5s e trovare un accordo di governo verrà votata dalla direzione del Pd del 3 maggio, ma una grossa fetta di esponenti dem (soprattutto renziani) è in rivolta e ha già annunciato di essere contraria e di votare ‘no’ a questa ipotesi.
A cura di Stefano Rizzuti
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Al termine del mandato esplorativo affidato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella al presidente della Camera Roberto Fico, il Partito Democratico ha lanciato segnali di apertura al MoVimento 5 Stelle, tanto da convocare la direzione il 3 maggio per decidere se intavolare le discussioni con Luigi Di Maio e gli altri esponenti pentastellati. Ma sin da subito una grossa fetta del partito ha voluto esprimere il suo dissenso, come già avvenuto negli scorsi giorni, chiudendo a ogni ipotesi di governo con il M5s e annunciando di essere pronto a votare ‘no’ in direzione a un eventuale confronto. A sostenere questa posizione sono soprattutto gli esponenti renziani del partito, che in direzione rimangono la maggioranza.

A spiegare attraverso Twitter una delle tante posizioni di questa ala del Pd è Matteo Ricci, sindaco di Pesaro e responsabile enti locali del partito: “Non si esorcizza il populismo alleandosi ad esso. I 5 Stelle sono lontanissimi da noi sui programmi e l’unico obiettivo che hanno è  annientare il Pd. Non ci sono condizioni per un accordo politico con i grillini”. A lui fa eco, con parole molto simili, la deputata Alessia Morani, ponendo anche un altro punto: Morani chiama in causa le parole di Fico, che ha parlato di un esito positivo delle consultazioni. “Se si accontenta così – afferma – sono felice per lui. Ma noi andremo in direzione a decidere la nostra linea e siamo convinti che il Pd non potrà votare il governo Di Maio”.

A intervenire è anche il capogruppo in Senato dem, Andrea Marcucci: “L’ottimismo del presidente Fico è sorprendente. La direzione del Pd, che è una cosa seria, dovrà decidere se aprire o meno al confronto con il M5s. A questo proposito va ricordato che le distanze programmatiche erano e restano profonde”, dichiara ribadendo quanto già detto negli scorsi giorni, intervistato da Fanpage.it.

Si schiera apertamente e con una posizione netta anche Alessia Rotta, deputata dem: “Se Fico si accontenta buon per lui. Noi la vediamo in maniera molto diversa e lo esprimeremo in modo chiaro e netto nel corso della direzione. Ritengo, infatti, non vi sia nulla di positivo nel sottoscrivere un accordo con chi fino a ieri era contro le riforme, l'euro, i vaccini e i diritti civili e che è pronto a stravolgere e svendere il suo programma, proprio a partire dal reddito di cittadinanza, pur di sedersi sulla poltrona di Palazzo Chigi. Noi non siamo fatti così e non svenderemo in nessun modo le riforme fatte e i nostri valori per fare un governo ad ogni costo”.  Simona Malpezzi, senatrice del Pd, annuncia su Twitter che in direzione voterà contro “l’ipotesi di un governo Di Maio”. Mentre Michele Anzaldi, deputato, spiega a Fico che “il Pd non ha fatto partire alcun dialogo”. E in rete e sui social torna l’hashtag #senzadime, rilanciato anche dal deputato Luciano Nobili: “Io non voterò la fiducia a un governo M5s”.

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