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Gorizia, troppe donne in azienda e interviene il Governo: “Ora assumete un uomo”

L’azienda, che gestisce l’autoporto e di cui il Comune di Gorizia è socio unico, ha ricevuto una diffida dal Dipartimento per le Pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri per avere nel proprio organigramma solo donne. “Quando è arrivato questo richiamo mi è venuto da ridere”, ha commentato il sindaco, Rodolfo Ziberna.
A cura di Ida Artiaco
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Esiste un'azienda pubblica a Gorizia che ha nel suo organico troppe donne. Per questo, il Governo ha imposto all'amministrazione di assumere un uomo per bilanciare la presenza dei due sessi. Strano ma vero, in un periodo in cui non si fa altro che parlare di quote rose e di pari opportunità. È successo nella fase di rinnovo del Collegio sindacale della Sdag, la "Stazioni doganali autoportuali Gorizia" che gestisce l'autoporto e di cui il Comune friulano è socio unico. C'è di dire, in effetti, che i tre componenti effettivi dell'organismo sono tutte donne, Vilma Clemente, Rita Burelli e Roberta De Leonardis, mentre due uomini, Silvano Galeotto e Bruno Gomiscech, sono stati nominati come supplenti. Dai controlli effettuati in materia dal Dipartimento per le Pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri è emersa un'anomalia con le leggi, che ha comportato l'invio di una diffida alla Sdag e al Comune a proseguire, imponendo di inserire un elemento dell'altro sesso nel collegio sindacale.

"Naturalmente quando è arrivato questo richiamo mi è venuto da ridere – ha commentato il sindaco, Rodolfo Ziberna – perché ho pensato che queste leggi sono state fatte per favorire l'accesso delle donne in tutti i livelli dell'amministrazione pubblica, sia politici sia tecnici, e nel momento in cui questo obiettivo viene raggiunto, andando addirittura oltre, ecco che arriva il blocco. Peraltro va anche detto che questa norma vale solo per i primi tre mandati consecutivi dopo l'entrata in vigore della normativa, mentre in seguito si può tornare alle ‘abitudini' precedenti. In ogni caso, visto che si tratta di obblighi di legge, rimedieremo sostituendo una delle donne del collegio sindacale con un uomo".

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