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Giappone, il caso delle navi alla deriva con scheletri e corpi in decomposizione

Una dozzina di navi alla deriva con cadaveri a bordo sono state ritrovate al largo delle coste giapponesi in poche settimane. Le navi sarebbero imbarcazioni nordcoreane ma resta il mistero sul perché delle morti.
A cura di A. P.
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Dei veri e propri vascelli fantasma che viaggiavano alla deriva con all'interno solo scheletri e corpi umani in decomposizione. Sono quelli apparsi nelle settimane scorse lunghe le coste del Giappone attirando l'attenzione dei media e della popolazione locale oltre che delle autorità di Tokyo. Se sull'origine delle navi sembrano esserci pochi dubbi, visto che sulle fiancate della maggior parte dei battelli si legge la scritta "Esercito del popolo della Corena del Nord", molti interrogativi rimangono invece sui motivi di questi ritrovamenti e soprattutto sull'elevato numero di imbarcazioni approdate in Giappone: ben 12 "navi fantasma" in appena cinque settimane. In realtà non è la prima volta che imbarcazioni non identificate e con a bordo dei corpi senza vita vengono ritrovate al largo del Giappone, ma l'elevato numero di barche in così poco tempo ha generato inevitabilmente molte domande e molto interesse.

Come spiega la Cnn, riportando fonti locali, dai primi esami medici sui corpi ritrovati, sembra che questi siano rimasti in mare una o due settimane dopo la morte. Secondo la Guardia costiera giapponese, è probabile che l'equipaggio sia rimasto in mare per oltre tre mesi. "Pensiamo che forse hanno avuto un incidente in mare a causa del cattivo tempo, ma non possiamo stabilire con esattezza quale sia stata la causa della loro navigazione così lunga" ha detto un portavoce della Guardia Costiera. Resta da stabilire quindi se le persone a bordo fossero dei marinai che hanno perso la rotta per un'avaria o il maltempo o se si tratta di persone che tentavano di fuggire dal regime dittatoriale di Kim Jong-un. Del resto, come ha spiegato un esperto ai media locali, "si tratta di barche in legno vecchie e pesanti e non sono mezzi in grado di viaggiare velocemente perché non hanno motori abbastanza potenti da poter affrontare efficacemente le correnti".

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