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Elezioni politiche 2018

Gentiloni: “Se il Pd non governa, il Paese va verso nazionalismo, odio e violenza”

Paolo Gentiloni attacca il centrodestra e lancia un messaggio agli elettori in vista delle elezioni del 4 marzo: “Se non riusciamo ad affermare la forza del Pd, il rischio è che il Paese prenda la piega del nazionalismo, dell’odio, addirittura della violenza”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni parla da Catania durante una iniziativa elettorale del Pd e si sofferma su ciò che potrebbe accadere dopo il voto: “L'Italia si è tirata fuori da una situazione molto difficile ma c’è il rischio che tutto questo sforzo venga vanificato. E non perché si afferma una linea di moderazione o popolari europei: ci viene raccontata questa storia ma non è così. Se non riusciamo ad affermare la forza del Pd, il rischio è che il Paese prenda la piega del nazionalismo, dell'odio, addirittura della violenza: sono cose che l'Italia civile non ha mai permesso in settanta anni. Non possiamo adesso”.

L’attacco di Gentiloni al centrodestra è chiaro: “Non è quello tradizionale. È ancora peggio di quello che abbiamo combattuto in passato. È il contrario di quello che serve all'Italia, ha posizioni populiste e nazionaliste. La sfida è tra centrodestra e centrosinistra e il Sud e la Sicilia è uno dei posti in cui questa sfida è più difficile”. In un’intervista rilasciata alla Sz, giornale tedesco, Gentiloni afferma che il Pd non può allearsi alla destra “impregnata di populismo e in contraddizione con l’Europa”.

Il presidente del Consiglio parla anche della coalizione guidata dal Pd: “Ci manca la convinzione che con il nostro lavoro possiamo dare un contributo straordinario alla vittoria del Pd e al prossimo governo del Paese. Crediamoci insieme. Io starò dalla vostra parte e penso che potremo ottenere un ottimo risultato”. E sulla coalizione aggiunge: “Non è importante come alcune cui abbiamo preso parte in passato come l'Ulivo. Ma, come ha detto Prodi, l'idea stessa di coalizione è il nostro codice genetico”.

Il presidente del Consiglio rivendica i risultati ottenuti da questa legislatura a guida Pd: “Abbiamo fatto molto più di quanto abbiano fatto i governi negli ultimi 15-20 anni in Italia, ma non basta. Perché se abbiamo il tasso di occupazione più basso in Europa, la strada che dobbiamo fare è ancora molto lunga”.

L’intervista alla Sz: ‘Se Pd va male colpa della scissione’

Gentiloni è stato intervistato dalla Seuddeutsche Zeitung e ha spiegato per quale motivo il Pd nei sondaggi è in difficoltà: “Questo – spiega – ha a che fare innanzitutto col fatto che abbiamo subito una divisione. Se si addizionassero i valori nei sondaggi di Liberi e Uguali a quelli del partito democratico staremmo dove eravamo prima”.

Comunque Gentiloni assicura che “l’Italia si muove di nuovo: la crescita è buona e migliorerà ancora. I debiti dello Stato stanno finalmente iniziando a scendere. Anni fa eravamo indietro nella crescita economica con 2 punti percentuali sotto la media europea. Ora la distanza è diventata solo lo 0,6%" Infine, il presidente del Consiglio assicura che il sistema bancario italianoè sano: c’è voluto un po' di tempo e, sì, ce ne siamo occupati in ritardo, quando le regole sul salvataggio delle banche erano già cambiate”.

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