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Gareggia nella maratona spingendo la carrozzina di una ragazza disabile: “Una prova d’amore”

L’impresa di Vito Massimo Catania per sensibilizzare al problema della lotta alle Sindromi Atassiche: “Non è stata una prova di forza ma una prova d’amore”
A cura di A. P.
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“Non è stata una prova di forza ma una prova d’amore", così  Vito Massimo Catania, podista siciliano già vincitore della maratona di Palermo nel 2013, ha contentato l'impresa che lo ha visto protagonista domenica mattina nel corso dell'edizione 2017 della Maratona di Palermo: gareggiare per tutto il percorso dei 42,195 chilometri spingendo la carrozzina di una ragazza disabile. "Ho voluto dimostrare che nulla è impossibile”, ha spiegato l'atleta all'arrivo, orgoglioso di aver corso  spingendo la carrozzina di Giusi Colombo, affetta da sindrome atassica, chiudendo la gara in un ottimo tempo di tre ore e 38 minuti.

Un binomio sport e solidarietà che i due, entrambi con il pettorale dell’AISA (Associazione Italiana per la Lotta alle Sindromi Atassiche), hanno portato a termine con entusiasmo ma non per la prima volta. La coppia  infatti è stata già protagonista di altre imprese analoghe su diverse distanze come ad esempio nella scalata podista Patti-Tindari, sempre con l'obiettivo di sensibilizzare al problema della lotta alle Sindromi Atassiche. A conferma del legame tra sport e solidarietà della manifestazione palermitana anche la terza edizione della “Camminata del Sorriso", una manifestazione supportata da SISA Supermercati Italiani e che  ha coinvolto circa trenta istituti scolastici di Palermo e provincia con protagonisti circa 1500 tra  bambini  e accompagnatori per la prevenzione della talassemia.

Per la cronaca a vincere la gara agonistica è stato il keniano Hosea Kisorio Kimeli della Virtus Lucca, che ha chiuso in 2 ore 20 minuti e 3 secondi il suo tempo dopo il secondo posto dell'anno scorso. Ha battuto di una manciata di secondi l’altro keniano Abraham Kipchirchir Limo della Run2gether mentre più distante il terzo classificato, il ruandese Jean Baptiste Simukeka (Vini Fantini). Primo degli italiani e quinto assoluto il palermitano Massimo Buccafusca (Club Atletico Partinico) con 2 ore 39 minuti e 24 secondi.

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