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Francia, studente punta pistola alla tempia della professoressa: “Mettimi presente o sparo”

Le immagini choc dell’aggressione di un alunno alla sua insegnante, riprese dallo smartphone di un compagno di classe, che arrivano dalla Francia: il ragazzo ha puntato la pistola ad aria compressa alla tempia della docente: “Mettimi presente o sparo”. E’ stato arrestato insieme ad un altro giovane.
A cura di Ida Artiaco
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Ha puntato una pistola ad aria compressa alla tempia della professoressa, minacciando di aprire il grilletto se "non avesse messo la presenza sul registro". Sono immagini choc quelle che arrivano dalla Francia e che sono state riprese dallo smartphone di alcuni compagni di classe, che hanno immortalato uno studente avventarsi contro una docente. È accaduto nel liceo Edouard-Branly di Créteil e la polizia ha aperto un'indagine mentre i due ragazzi che compaiono nel video sono stati arrestati. La polizia sta anche cercando di identificare l'autore del filmato.

Come riporta il quotidiano Le Parisien, nel video, apparso in rete lo scorso 18 ottobre, si vede il ragazzo puntare la pistola ad aria compressa alla testa dell'insegnante, mentre un suo compagno fa un gestaccio alla telecamera del telefonino. Pare che prima le avesse intimato di metterlo "assente", per poi correggersi e dire "presente". La docente, tuttavia, non sembrerebbe spaventata, piuttosto stufa dell'atteggiamento prepotente e minaccioso dell'alunno. Secondo quanto riportano i media francesi, non avrebbe neppure segnalato l’accaduto, né sporto denuncia.

Non è la prima volta che si assiste ad episodi del genere a scuola, anche in Italia. Solo all'inizio dello scorso ottobre un professore dell’Istituto Tecnico Professionale Lampertico di Vicenza è stato ripetutamente minacciato da un alunno di 16 anni, poi costretto a mettersi in un angolo da dove alla fine è riuscito a lasciare precipitosamente l'aula, visibilmente spaventato. Negli ultimi 12 mesi sono state registrate ben 36 aggressioni da parte dei bulli di classe, e cinque di queste sono avvenute in Veneto. Fra i casi più gravi c’è quello degli schiaffi ad un insegnante di una scuola media di Paese (Treviso), aggredito dal padre e dal fratello di un alunno che aveva raccontato il falso, cioè che il professore gli aveva messo le mani addosso.

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