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Francia: protesta delle prostitute: “No a una legge che punisca i clienti”

Il governo propone una legge che prevede multe fino a 1.500 euro e arresti per i clienti. Ma le prostitute contestano: “Così il nostro mestiere sarà sempre più clandestino e pericoloso”.
A cura di D. F.
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Le lavoratrici e i lavoratori del sesso francesi sono scesi in piazza per manifestare contro la proposta di legge avanzata dal Governo Hollande, che prevede sanzioni fino a 1.500 euro – e in qualche caso persino l'arresto – per i clienti delle prostitute colti in flagranza di reato. Il timore degli "operatori" del mestiere più antico del mondo è che l'introduzione di questa norma proibizionista li costringa sempre di più alla clandestinità: "I clienti – dice all'Associated Press Xiao Chuan, una prostituta proveniente dalla Cina – avranno paura di essere arrestati e ci porteranno in luoghi sempre più nascosti: scantinati, parcheggi, boschi. Noi abbiamo paura, vogliamo che venga tutelata anche la nostra sicurezza". Il disegno di legge, uno dei più duri in Europa nell'ambito della lotta allo sfruttamento della prostituzione, è stato presentato ieri in Parlamento e verrà discusso domani dai deputati francesi. La proposta – che punta a depenalizzare i reati delle prostitute – vuole colpire direttamente i clienti. Tuttavia l'associazione Medecins du Monde, che fornisce consulenza ai lavoratori del sesso, va all'attacco e spiega: "Non tutelerà affatto le prostitute. I clienti saranno costretti a nascondersi sempre di più, e i rischi per la sicurezza aumenteranno a dismisura".

In realtà la proposta di legge era nell'aria da tempo e da qualche mese ormai migliaia di cittadini francesi stanno facendo sentire la loro voce. La filosofa Elisabeth Badinter, ad esempio, ha affermato che "lo Stato non ha alcun diritto di legiferare sulla vita sessuale degli individui", mentre centinaia di lavoratori del sesso hanno esposto striscioni con scritto: "Punire i clienti=uccidere le prostitute", oppure "siamo puttane e ne siamo orgogliose".

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