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Gli intellettuali francesi vogliono andare a puttane. E lo scrivono in un manifesto

La provocazione è stata lanciata da 343 influenti intellettuali francesi che, in un manifesto, scrivono: “Non toccare la mia puttana”. Associazioni femministe e governo su tutte le furie.
A cura di Davide Falcioni
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Era il 5 aprile del 1971 e sul giornale francese Le Nouvel Observateur appariva "Ho abortito – manifesto di 343 stronze". Le protagoniste, tutte femministe guidate da Simone de Beauvoir, rivendicavano il loro diritto a controllare il proprio corpo, lo facevano a viso aperto, mettendo nome e cognome e segnando una tappa fondamentale nell'emancipazione delle donne. Ebbene, sono trascorsi più di 42 anni e l'idea è stata copiata, pari pari, da 343 uomini. Che però, sul prossimo numero del mensile talker, rivendicano il loro diritto ad andare a prostitute: "Non toccare la mia puttana: manifesto di 343 maiali". L'iniziativa, che è destinata a far discutere in Francia, si oppone alla proposta di legge socialista di sanzionare i clienti delle prostitute. Proposta che verrà discussa a novembre all'Assemblea.

Il leader del "manifesto" stavolta è un uomo – Frédéric Beigbeder: un intellettuale molto noto in Francia, dove più volte ha dato il via a polemiche che hanno spaccato in due l'opinione pubblica. L'uomo, insieme ad altri 342 "maiali", pretende di poter andare "a puttane" in totale libertà, impunemente, senza che i membri dell'assemblea si arroghino il "diritto di privarlo dei suoi desideri e della sua goduria". Insieme a Beigbeder ci sono altri intellettuali di spicco francesi: uno tra tutti, Richard Malka, avvocato di Dominique Strauss-Kahn, ex leader socialista e direttore del Fondo Monetario Internazionale, coinvolto tre anni fa in uno scandalo sessuale mentre si trovava a New York (scandalo, c'è da dire, rivelatosi infondato).

Naturalmente l'iniziativa non ha tardato a innescare polemiche furibonde, in particolar modo tra le associazioni che difendono i diritti delle donne. Anne Zelensky, in un articolo pubblicato su Le Monde, parla di umiliazione per il mondo femminile mentre Najat Belkacem-Vallaud – ministro dei Diritti delle Donne – afferma: "Il manifesto spiega: ‘Se 343 troie dispongono liberamente del loro corpo, 343 maiali chiedono il diritto di poterle sfruttare'. Credo che una frase del genere non meriti alcun commento".

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