17.122 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Francesca Barracciu (Pd) condannata in Appello a tre anni e tre mesi per peculato

Francesca Barracciu, ex europarlamentare del Partito Democratico, è stata condannata dalla Corte d’Appello a tre anni e tre mesi di reclusione per peculato. L’ex sottosegretaria alla Cultura del governo Renzi avrebbe utilizzato, per spese personali, circa 81.000 euro di fondi pubblici. La sua pena è stata ridotta rispetto al primo grado.
A cura di Tommaso Coluzzi
17.122 CONDIVISIONI
Immagine

L'ex sottosegretaria alla Cultura del governo Renzi, Francesca Barracciu, è stata condannata a tre anni e tre mesi di reclusione dalla Corte d'Appello di Cagliari. L'ex europarlamentare era stata condannata in primo grado a quattro anni per peculato aggravato per l'inchiesta sui fondi destinati ai gruppi del Consiglio regionale della Sardegna. Lo scandalo dei rimborsi fittizi è esploso il giorno dopo la vittoria della Barracciu alle primarie del centrosinistra per le regionali del 2014, quando lei e altri 33, suoi colleghi di gruppo, hanno ricevuto un avviso a comparire davanti al tribunale di Cagliari. L'ex sottosegretaria avrebbe utilizzato per scopi personali dei fondi pubblici che dovevano essere impiegati per i gruppi consiliari: nello specifico si tratterebbe di 81.000 euro, anche se in un primo momento sembravano essere 33.000, che la difesa ha giustificato indicando come rimborsi per la benzina consumata nei suoi frequenti spostamenti sull'isola. La condanna dell'ex europarlamentare è stata ridotta di 9 mesi in Corte d'Appello, perché, anche se una parte delle spese contestate è stata confermata, l'esponente del Partito Democratico è stata assolta dall'accusa di aver fatto pagare una fattura a un'azienda riconducibile al compagno.

La Barracciu, difesa dall'avvocato Franco Luigi Satta, era presente in aula e ha ascoltato in silenzio la lettura della sentenza, commentando velocemente mentre si dirigeva all'uscita: "Andremo serenamente al terzo tempo davanti alla Cassazione". La Corte ha ritenuto prescritte le somme di denaro spese dal dicembre 2005 all'aprile 2006, rideterminando così la pena per il resto delle contestazioni. Nella requisitoria la sostituta procuratrice generale aveva chiesto la conferma della condanna di primo grado, mentre la difesa aveva chiesto di annullare la sentenza, sostenendo che sia stata leso il diritto della difesa con lo stralcio della posizione della Barracciu dal resto degli imputati, che sono ancora in attesa del processo di primo grado.

Chi è Francesca Barracciu: dalla Sardegna all'Europarlamento

Francesca Barracciu entra in politica negli anni '80 iniziando dal Pci per confluire poi nel Partito Democratico. Nel 2004 diventa consigliere regionale in Sardegna, carica che mantiene fino al 2013, e nel frattempo è anche sindaca di Sorgono, suo comune di nascita nella quale è l'unica candidata. Nel 2009 si candida alle elezioni europee, nella circoscrizione delle Isole, dove si classifica come prima tra i non eletti, subentrando poi nel 2012 a Rosario Crocetta, eletto alla presidenza della Regione Sicilia. Nel settembre del 2013 vince le primarie per guidare il centrosinistra alle elezioni regionali del 2014, ma verrà sostituita in corsa dal Pd proprio a causa dell'esplosione dell'inchiesta sui rimborsi che la vede ancora sotto processo. Nonostante ciò viene nominata sottosegretaria alla Cultura del governo Renzi nel 2014.

17.122 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views