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Focolaio di morbillo a Trieste, un morto sospetto e sette nuovi contagi: “Pazienti non vaccinati”

Sette nuovi contagi in pochi giorni e una morte sospetta: cresce l’allerta per il focolaio di morbillo a Trieste, il cui virus è stato rintracciato in diversi reparti degli ospedali Maggiore e di Cattinara. Al via la profilassi per 200 persone: “Tasso di vaccinazione troppo basso”. Burioni: “In Messico dal 1996 non hanno più vittime, noi sì”.
A cura di Ida Artiaco
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Cresce l'allerta a Trieste per il focolaio di morbillo, che in meno di una settimana ha fatto registrare sette nuovi contagi e una morte sospetta, dopo che il virus è stato rintracciato in un paziente affetto già da polmonite e da altre patologie. Gli infetti, di età compresa tra i 23 e i 74 anni, sarebbero stati segnalati in diversi reparti degli ospedali Maggiore e di Cattinara, mentre l'Azienda sanitaria universitaria integrata di Trieste conferma che sono in atto tutte le azioni di profilassi previste, che coinvolgerebbero circa 200 persone.

Il primo caso, emerso nei giorni scorsi, riguardava una donna di 58 anni colpita da una grave forma di polmonite. Sono seguiti due operatori sanitari, che non avevano effettuato la profilassi e che frequentavano la degenza dell'Ospedale Maggiore, e altre due persone, immunodepresse, su cui inizialmente non era stata diagnosticata la malattia. Gli ultimi due sono stati segnalati tra mercoledì e venerdì scorsi. Per quanto riguarda il decesso, per accertare le cause bisognerà attendere la prossima settimana, quando verranno effettuati nuove analisi anche sull'estensione del focolaio. Una situazione, questa, che, per quanto preoccupante era "assolutamente prevedibile" secondo il direttore del dipartimento di Igiene e sanità pubblica, Riccardo Tominz, a causa del basso tasso di vaccinazione registrato nella regione Friuli Venezia Giulia.

"Solamente la fascia 1-17 anni è risalita al 90% – ha sottolineato -. Complessivamente a livello locale è all'87%, e siamo al di sotto della soglia dell'immunità di gregge che è del 95%". In tutta Italia dal primo gennaio al 31 agosto ci sono stati 2.248 casi, come testimoniano gli ultimi dati diffusi a settembre dall’ISS, l'Istituto superiore di sanità. Sul caso è intervenuto dalla Leopolda, in corso a Firenze, anche l'infettivologo Roberto Burioni. "Dal 1996 in Messico non hanno più vittime per morbillo, possibile che da noi ora sia morta una persona a Trieste?", ha tuonato. La vaccinazione, ricordano gli esperti, pur se altamente consigliata rimane facoltativa anche tra il personale sanitario.

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