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Ferrovie dello Stato dà il via libera all’offerta di acquisto per salvare Alitalia

Il consiglio di amministrazione di Ferrovie dello Stato ha dato il via libera alla presentazione di un’offerta di acquisto per Alitalia e Alitalia Cityliner. L’offerta mette in campo una possibile collaborazione a patto che vengano rispettati alcuni paletti, tra cui la partecipazione di un’altra compagnia aerea all’operazione.
A cura di Charlotte Matteini
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Il consiglio di amministrazione di Ferrovie dello Stato ha dato il via libera alla presentazione di un'offerta di acquisto per Alitalia e Alitalia Cityliner. La notizia è appena stata diffusa dalla agenzia, nella giornata di oggi si è tenuto il Cda di Fs convocato proprio allo scopo di esaminare il dossier Alitalia. Come riporta Milano Finanza, l'offerta sul piatto conterrà diversi paletti. "La proposta che verrà depositata domani dal gruppo guidato dall'ad Gianfranco Battisti avrà una conditio sine qua non: la società si farà avanti se e solo se ci sarà un partner industriale del settore, ovvero un altro vettore aereo. E' questo l'aut aut emerso oggi dal consiglio d'amministrazione riconvocato dopo la seduta di ieri sera. E questo player non sarà Lufthansa  che oggi si è detta interessata alla gara per la compagnia di bandiera italiana ma non sarà il soggetto che affiancherà lo Stato, ovvero quindi Fs", spiega MF.

Nella giornata di oggi è inoltre emerso che il piano su Alitalia non convincerebbe molto gli attori chiamati in causa dal Governo Conte e numesore smentite sono pervenute in merito alla possibile partecipazione all'operazione di Cassa Depositi e Prestiti, Leonardo ed Eni. "L'ho detto e lo ripeto, è diventato un ritornello e sul punto siamo rigidissimi: in Alitalia, Cdp non deve mettere un euro per nessuna ragione", ha dichiarato Giuseppe Guzzetti, presidente dell'Acri che rappresenta le Casse di Risparmio e le Fondazioni bancari. "Siccome sono votazioni a maggioranza qualificata, il sistema delle Fondazioni mi ha già dato mandato di dire che non voteremo investimenti in Alitalia", ha aggiunto.

Dello stesso avviso anche Leonardo che, hanno precisato fonti della società, "non ha e non prevede di avere alcun ruolo nel salvataggio di Alitalia. "Non siamo stati coinvolti in alcuna operazione su Alitalia e l'ipotesi di un nostro ingresso nella compagnia è priva di fondamento", ha sottolineato invece un portavoce di Eni. Ora dunque toccherà al ministero diretto da Luigi Di Maio il compito di dettare i tempi dell'acquisizione.

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