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Eutanasia, ancora una morte in Svizzera: l’uomo era un sostenitore della legge sul fine vita

Ancora una morte per eutanasia in Svizzera: un veneziano di 59 anni, malato da tempo, ha scelto di morire in una clinica a Zurigo. La legge sul testamento biologico, dopo calendarizzazioni sempre rinviate, è ferma al Senato: sono 3mila gli emendamenti da discutere in Commissione Igiene e Sanità.
A cura di Annalisa Cangemi
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Presidio in favore del testamento biologico

Un ambientalista veneziano di 59 anni è morto in Svizzera Decesso a Zurigo. Era malato da tempo, e ha scelto di mettere fine alla propria vita chiedendo l'eutanasia. Si è spento oggi in una clinica della città del Cantone tedesco. La vicenda e' stata resa nota dal sociologo veneziano Gianfranco Bettin, il quale ha ricordato la figura dell'amico e collega, sottolineando che questi "era anche un convinto sostenitore delle proposte per una legge sul testamento biologico e sul "fine vita" in Italia", rinviata più volte in Parlamento. La legge, approvata alla Camera ad aprile, è ferma in Senato, a causa dei tanti emendamenti l'iter si è arenato: in Commissione Igiene e Sanità si dovrebbero discutere 3mila emendamenti.

L'uomo che è stato costretto a ricorrere all'eutanasia in un altro Paese era paralizzato dal 1977, e le sue condizioni si erano aggravate nel tempo: negli ultimi anni era diventato quasi cieco. All'età di 19 anni è rimasto coinvolto in un incidente stradale.

"Un uomo generoso e tenace, impegnato su molti fronti – ricorda Bettin – Animatore culturale fin da ragazzo, per decenni aveva condotto trasmissioni musicali e politico-culturali nelle radio libere venete. Ambientalista convinto, era stato tra i fondatori dei Verdi italiani e non aveva mai smesso di partecipare a lotte sia territoriali che di portata globale: contro il nucleare e i mutamenti climatici, per la riconversione ecologica, per la pace".

"Il memoriale che ha lasciato e ci chiede di diffondere – conclude Bettin – ricostruisce il suo amore per la vita, la sua tribolazione, la sua lotta, la protesta per l'insufficiente assistenza che le persone come lui ricevono dalle istituzioni preposte. Parlava da tempo di questa sua scelta finale". 

Sono passati quattro anni dalla presentazione del testo alla Camera, quando a firmare furono 67mila cittadini, che chiedevano l'eutanasia legale, sostenuta dai Radicali italiani. Ma finora la legge non è mai stata discussa. Prevista in calendario prima lo scorso luglio e poi a settembre, è stata fatta slittare, e difficilmente potrà essere discussa entro questa legislatura.

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