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Guerra in Ucraina

Zelensky avverte il mondo: “La Russia userà armi chimiche a Mariupol”

Il presidente ucraino, nel suo consueto messaggio notturno, si rivolge ai leader europei alla vigilia dell’offensiva russa nel Donbass: “Chiediamo armi, sanzioni e l’embargo sul petrolio di Mosca”.
A cura di Redazione
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“L’invasione che ha spinto la Russia fuori dalla comunità internazionale sta per avere fine”. È da poco finito il 47esimo giorno dall'invasione russa in Ucraina, quando il presidente ucraino Volodymyr Zelensky carica sui social il suo consueto messaggio notturno. È un messaggio, tuttavia, che guarda soprattutto ai prossimi giorni, alla nuova fase dell'offensiva russa nell'est e nel sud del Paese: “Ieri gli occupanti hanno rilasciato un comunicato in cui annunciano la loro nuova fase del terrore contro l’Ucraina”, racconta Zelensky, che proprio in virtù di ciò chiede più armi e più sanzioni contro la Russia, soprattutto ai Paese dell'Unione Europea.

Il monito che Zelensky riverbera al mondo è soprattutto relativo al paventato uso di armi chimiche. Il presidente ucraino si rifà soprattutto alle parole di Eduard Basurin, uno dei portavoce delle milizie filorusse nel Donbass, che in una dichiarazione all’agenzia stampa russa Ria, ha spiegato che il prossimo passo per la presa definitiva di Mariupol sarà quello di utilizzare delle truppe abilitate all’uso di armi chimiche: “Uno dei loro portavoce ha detto che potrebbero usare armi chimiche su Mariupol – ammonisce Zelensky -. Per questo dobbiamo reagire ancora più duramente contro la Russia”.

Il presidente ucraino chiede sempre le stesse cose: “L’ho dato ai rappresentanti dell’Unione Europea: servono sanzioni più severe e un embargo totale sul petrolio russo – spiega Zelensky – Gli Ucraini sono coraggiosi e stanno combattendo con onore, ma la superiorità del nemico è evidente e abbiamo bisogno di più armi per scacciare l’invasore e in particolare per liberare Mariupol. E purtroppo stiamo perdendo tempo e vite umane”.

Non solo Donbass, però. Il presidente ucraino ricorda anche che il Nord, recentemente liberato, è ricoperto da mine: “Stiamo mettendo in sicurezza il Nord del Paese ripulendolo dalle mine messe dai russi, ce ne sono a migliaia, le hanno lasciato ovunque, nelle strade, nei campi persino nelle case delle persone. Il nostro territorio è uno dei più contaminati al mondo dalle mine”. È un’azione, questa, che Zelensky mette nel computo nei crimini di guerra commessi dai russi durante l'invasione: “Hanno fatto di tutto per uccidere più persone possibili. Senza ordini di questo tipo non l’avrebbero fatto. Per questo abbiamo un team di investigatori sui crimini di guerra che stanno conducendo indagini affinché quando sarà finita i responsabili di questi crimini siano condannati il prima possibile”.

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