video suggerito
video suggerito

Yemen, kamikaze contro due moschee: morti e centinaia di feriti

Sono oltre 140 le persone rimaste uccise nella capitale Sanaa. Almeno tre attentatori si sono fatti saltare in aria. Secondo Site l’Isis ha già rivendicato l’attentato.
A cura di Susanna Picone
17 CONDIVISIONI
Immagine

Ore 18.30 – Rivendicazione Isis – Lo Stato Islamico, scrive Site in un tweet, ha rivendicato "cinque attentati suicidi a moschee houthi nei governatorati yemeniti di Sanaa e Saada". Poco prima anche Rita Katz, direttrice del discusso sito che monitora l'attività dei jihadisti in Rete, aveva scritto che account Twitter collegati all'Isis avevano affermato che lo Stato islamico è "dietro le cinque operazioni suicide di oggi in Yemen: quattro a Sanaa e una a Saada contro moschee houthi". La Casa Bianca, però, conferma che non c'è alcuna indicazione che veda coinvolto l'Isis come responsabile dell'attacco in Yemen. "Gli Usa stanno ancora indagando sulla rivendicazione della branca yemenita dello stato islamico", ha detto il portavoce statunitense Josh Earnest.

UPDATE: Circa 150 morti – Sale di minuto in minuto il bilancio delle vittime degli attentati alle moschee sciite a Sana'a in Yemen. Secondo un responsabile del ministero della Salute yemenita citato dall'agenzia Afp, le vittime sarebbero più di 140, ma il bilancio purtroppo è destinato salire ancora visto che i feriti sarebbero centinaia. Secondo alcuni media locali legati ai ribelli Huthi che controllano la capitale yemenita, altri attentati sarebbero stati compiuti in altre moschee a Saada, roccaforte degli Huthi nel nord del Paese, provocando altre vittime.

Decine di persone sono rimaste uccise oggi nello Yemen e centinaia sono rimaste ferite quando almeno tre attentatori si sono fatti saltare in aria in alcune moschee della capitale Sanaa. L’ultimo bilancio diffuso, ancora provvisorio, è di almeno 77 morti e oltre 121 feriti, ha riferito ad AFP Nashwan al-Atab, un funzionario del Ministero della Salute. Gli attacchi kamikaze sono stati sferrati durante la preghiera del venerdì contro le moschee di al-Badr e al-Hashahush. Dato che il venerdì è il giorno tradizionalmente dedicato per la preghiera in gruppo i luoghi di culto solitamente sono pieni di fedeli. Il primo attacco, secondo quanto reso noto dalla tv Al Jazeera, è avvenuto nella moschea al-Badr, nel sud di Sanaa. Il secondo attentatore si è fatto esplodere all’ingresso del luogo di culto, mentre i fedeli erano in fuga. Il terzo attentatore ha preso di mira la moschea di al-Hashahush, nel nord della capitale dello Yemen. Gli attentatori si sono fatti esplodere uno dopo l’altro.

Caos e violenza nel Paese – Nell’attentato odierno sarebbe morto, stando a quanto riporta la tv Al Jazeera, Murtada al-Maktouri, guida spirituale delle tribù Houthi. Due dirigenti, Taha al-Mutawakkil e Khaled al-Madani, sarebbero rimasti gravemente feriti. Sanaa è dallo scorso settembre in mano ai ribelli houthi (sciiti) che hanno costretto il presidente, Abd Rabbo Mansour Hadi, a lasciare la capitale e riparare ad Aden, roccaforte governativa nel sud del Paese. L'attentato nella capitale dello Yemen arriva a meno di ventiquattro ore di distanza dalla sparatoria che ha visto opposti, nella città meridionale di Aden, i miliziani fedeli all'ex presidente Ali Abdullah Saleh e le forze che proteggono l'attuale capo di Stato Abd-Rabbu Mansour Hadi. Uno scontro durante il quale sono rimaste uccise almeno 13 persone.

17 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views