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Ultime notizie sulla scomparsa di Maddie McCann

William scompare a 3 anni mentre gioca nel giardino della nonna: “Come Maddie McCann”

William Tyrrell, il “Maddie McCann australiano”, è scomparso nel 2014 a 3 anni mentre giocava con la sorellina nel giardino della nonna. Le sue ricerche non sono mai state fermate per volontà della famiglia e in questi giorni è stato aperto a Sydney il processo sul caso, in cui saranno esaminati oltre 15mila reperti: “Questa è solo la punta dell’iceberg. Presto la verità”.
A cura di Ida Artiaco
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Stava giocando nel giardino fuori casa della nonna quando se ne sono perse le tracce. Sono passati esattamente 5 anni dalla scomparsa improvvisa di William Tyrrell, bimbo di tre anni di Kendall, nel Nuovo Galles del Sud, in Australia, ribattezzato dalla stampa locale e dall'opinione pubblica il "Maddie McCann australiano", per le numerose similitudini tra la sua sparizione e quella della bambina inglese, svanita nel nulla il 3 maggio del 2007 mentre era in vacanza con i genitori a Praia de Luz, in Portogallo. Proprio in questi giorni i riflettori sono stati puntati di nuovo sulla vicenda, in quanto si è aperto a Sydney il processo sul caso, in cui verranno analizzati più di 15mila reperti, frutto delle ricerche incessanti che sono state effettuate dal 2014 ad oggi, e che non sono mai state fermate per volere della sua famiglia, pur non avendo portato a nessun risultato importante. Esattamente come è successo per i McCann.

William è scomparso il 12 settembre 2014: stava giocando con la sorellina e nel suo vestito da Spiderman nel giardino della nonna, dove l'avevano portato i suoi genitori adottivi, quando è scomparso. Il papà si era allontanato per fare una telefonata di lavoro e la mamma stava bevendo del tè. È successo tutto nel giro di pochissimi secondi. Sin da subito sono partite le ricerche, con oltre 200 volontari che hanno aiutato la polizia locale a battere il più piccolo spazio di terra conosciuto pur di trovarlo. Per gli inquirenti, la prima pista da seguire è stata quella del rapimento, anche perché la casa dove si trovava la famiglia non era in una zona di passaggio. I primi sospetti si sono concentrati sui genitori biologici del bambino, che sono stati iscritti nella lista dei sospettati, ma contro di loro appare immediatamente evidente che non ci sono prove schiaccianti. Dopo 5 anni, il caso ritorna nelle aule del tribunale, nella speranza che si faccia qualche passo in avanti per scoprire dove sia finito William.

Intanto, esiste ancora esiste una ricompensa fissata a un milione di dollari australiani per chi fornisca informazioni sul bambino. L'udienza, che si è svolta nel corso della passata settimana e che si è conclusa con le testimonianze di genitori biologici, che hanno rivelato di aver nascosto il bimbo per sei settimane nel 2012 prima che venisse affidato ai servizi sociali ma che "non sono stati loro a prenderlo nel 2014", riprenderà il prossimo 5 agosto. Proprio per questa data gli investigatori intendono mettere insieme tutte le prove sul rapimento del piccolo. "Siamo convinti che questa sia solo la punta dell'iceberg", ha detto il giudice Harriet Grahame.

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