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Violentata a 15 anni, uccise aggressore. La sentenza: “Risarcimento di 150mila dollari a famiglia di lui”

Pieper Lewis, oggi 17enne, dovrà trascorrere 5 anni in regime di libertà vigilata per aver ucciso (nel sonno) il suo stupratore Zachary Brooks, 37enne, in un appartamento di Des Moines, Iowa, nel 2020.
A cura di Biagio Chiariello
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Condannata a 5 anni di libertà vigilata per aver ucciso il suo stupratore. La 17enne americana Pieper Lewis dovrà inoltre pagare 150.000 di risarcimento alla famiglia di Zachary Brooks, il 37enne che l'ha violentata. La giovane aveva appena 15 anni quando nel 2020 ha accoltellato il 37enne più di 30 volte in un appartamento di Des Moines.

Si è dichiarata colpevole delle accuse di omicidio colposo e lesioni intenzionali. Entrambe le imputazioni erano punibili fino a 10 anni di carcere.

Martedì 13 settembre il giudice distrettuale della contea di Polk, David M. Porter, ha rinviato quelle pene detentive, il che significa che se la giovane dovesse violare il regime di libertà vigilata, potrebbe finire dietro le sbarre e scontare 20 anni di carcere.

Secondo quanto ricostruito, la 15enne all'epoca dei fatti stava cercando di allontanarsi dalla madre violenta e  non avendo trovato altre soluzioni, dormiva nei corridoi di un condominio.

Ha poi raccontato che un uomo di 28 anni inizialmente si è inizialmente dimostrato generoso nei suoi confronti, per poi abusare di lei e costringerla con la forza ad avere rapporti sessuali con altri uomini.

Uno di questi, Zachary Brooks, l'ha stuprata più volte. L'adolescente, esasperata, l'ha ucciso. La dichiarazione della giovane in merito alle violenze subite non è stata contestata dai pubblici ministeri che però hanno sottolineato come il 37enne stesse dormendo nel momento in cui è stato accoltellato, quindi non rappresentava un pericolo immediato per lei.

L'Iowa non è tra gli Stati USA che hanno una cosiddetta legge sull'approdo sicuro che garantisce alle vittime della tratta di esseri umani almeno un certo livello di immunità penale. P

er quanto riguarda l'obbligo di risarcimento ai parenti del suo stupratore, il giudice distrettuale ha spiegato che "questa corte non ha altra opzione".

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