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Covid 19

Vaccino covid, cosa succede in Israele: positivi 12mila vaccinati

In Israele molte persone sono state infettate tra la prima e la seconda dove del vaccino covid Pfizer-BioNTech. “Sembra che la protezione offerta dalla prima dose sia meno efficace di quanto pensassimo” hanno spiegato le autorità del Paese primo al mondo per vaccinazioni covid con quasi il 30 per cento della popolazione raggiunta.
A cura di Antonio Palma
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Resta molto alto il numero di contagi giornalieri da Coronavirus in Israele nonostante il Paese sia il primo al mondo per vaccinazioni covid con quasi il 30 per cento della popolazione raggiunta. Il timore è che nel Paese si stia diffondendo sempre di più una delle tante nuove varianti covid, con contagiosità più elevata anche se fortunatamente non accompagnata da una letalità maggiore, ma anche che il vaccino possa aver scatenato comportamenti non appropriati tra chi si è sottoposto ala prima dose pensando di essere immune. “La prima dose del vaccino della Pfizer fornisce meno protezione contro il covid rispetto a quanto inizialmente indicato dall'azienda farmaceutica e potrebbe non proteggere da nuovi ceppi del virus” ha spiegato infatti il Professor Nachman Ash, coordinatore nazionale della strategia anti-Covid, dopo che circa 12mila vaccinati con la prima dose sono stati contagiati dal virus  prima di ricevere la seconda dose.

Protezione offerta dalla prima dose è meno efficace

“Molte persone sono state infettate tra la prima e la seconda iniezione del vaccino Pfizer, e sembra che la protezione offerta dalla prima dose sia meno efficace di quanto pensassimo" ha spiegato Ash. In pratica la protezione garantita dalla prima iniezione di Pfizer-BioNTech si sta dimostrando inferiore a quanto sperato  anche nelle sue indicazioni al vaccino il gruppo farmaceutico aveva sottolineato la piena efficacia solo dopo la seconda dose come emerso dai test effettuati prima dell'approvazione degli enti preposti. Il punto è che alcune nazioni, come Israele appunto, avevano puntato proprio sull'efficacia dichiarata per la prima dose per vaccinare il più alto numero di persone possibile e nel più breve tempo per arrivare a una sorta di immunità ridotta ritardando però la seconda somministrazione del vaccino.

Contagi anche tra persone con seconda dose vaccino 

In totale son oltre 12.400 i residenti israeliani che sono risultati positivi al coronavirus dopo essere stati vaccinati, tra di loro anche una piccolissima percentuale di persone che avevano già ricevuto la seconda dose. Nel dettaglio, a una settimana dalla prima dose, sono risultati positivi 5.348 persone; 5.585 erano positivi tra il settimo e il quattordicesimo giorno dopo la prima dose; 1.410 sono risultati contagiati nel periodo successivo, tra il quindicesimo e il ventunesimo giorno. Infine, a quattro settimane dalla vaccinazione 84 sono risultati positivi, tra di loro 69 che avevano ricevuto la seconda dose. Sono numeri che ora andranno verificati per capire la portata e le implicazioni

Intanto in Israele lockdown per emergenza covid esteso fino a 31 gennaio. Il governo israeliano ha approvato la proroga delle misure di blocco all'unanimità e per altri dieci giorni saranno valide le misure già in vigore. Per i viaggiatori che arrivano in Israele di previsto anche l'obbligo di presentare un tampone negativo al coronavirus effettuato entro le 72 ore precedenti al volo.

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