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Usa, uccide ragazza 19enne dopo il primo appuntamento e fa a pezzi il corpo: condannato all’ergastolo

Un uomo di Milwaukee, Maxwell Anderson, è stata condannato all’ergastolo per aver ucciso e fatto a pezzi il corpo di una studentessa universitaria di 19 anni, Sade Robinson, dopo il loro primo appuntamento. La giudice che lo ha condannato ha definito il caso “qualcosa di simile a un romanzo horror”.
A cura di Giulia Casula
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Un uomo di Milwaukee, Maxwell Anderson, è stata condannato all'ergastolo per aver ucciso e fatto a pezzi il corpo di una studentessa universitaria di 19 anni, Sade Robinson, dopo loro primo appuntamento un anno fa. Una giuria lo ha riconosciuto colpevole di omicidio volontario di primo grado, mutilazione di cadavere, incendio doloso e occultamento di cadavere. L'uomo si è dichiarato innocente per tutta la durata del processo.

Il primo appuntamento e la scomparsa della 19enne

I due si erano incontrati in un bar nel marzo del 2024, una settimana prima della morte della giovane. Dalle registrazioni delle telecamere di sorveglianza, dai messaggi scambiati e dai tracciamenti dei cellulari è emerso che Anderson e Robinson avevano trascorso assieme la serata del 1° aprile prima di tornare all'appartamento del ragazzo.

Da quel momento in poi, si sono disperse le tracce della 19enne, la cui scomparsa è stata denunciata il giorno dopo. Successivamente una gamba umana mozzata è stata trovata in un parco a Milwaukee, che un test del dna ha rivelato appartenere a Robinson.  Altre parti del corpo sono state trovate in luoghi diversi.

I sospetti su Anderson e l'arresto

Pochi giorni dopo il ritrovamento  Maxwell Anderson, già sospettato dalle autorità, è stato arrestato. Ieri per lui è arrivata la condanna: ergastolo senza possibilità di libertà vigilata. Durante l'udienza la giudice della contea di Milwaukee, Laura Crivello, ha domandato come Anderson abbia potuto commettere un crimine così efferato.

La madre della vittima, Sheena Scarbrough, ha affermato che Anderson "ha distrutto l'intera comunità" e non merita alcuna protezione in prigione. "Giudice, chiedo che questo demone venga rispettosamente riportato all'inferno il prima possibile", ha detto. Anche il padre della ragazza è intervenuto: "Tutto quello che ha fatto dovrebbe essere fatto a lui. Nessun uomo dovrebbe essere in grado di vivere dopo quello che ha fatto. È proprio quello che provo. Non riesco a superare questa situazione. Non ci riesco."

Il legale di Anderson ha chiesto al giudice di riconoscere la libertà vigilata sostenendo che il ragazzo ha prestato servizio nella Marina degli Stati Uniti e soffre di evidenti problemi di salute mentale tali da far temere per la sua sicurezza in carcere. Anderson invece, che si professa innocente e sostiene che la ragazza sia stata rapita da uno sconosciuto dopo aver lasciato il suo appartamento, ha annunciato che farà ricorso.

Tuttavia, la giudice ha respinto la richiesta di libertà vigilata per l'uomo, definendo i crimini "inammissibili" e paragonando il caso a un romanzo horror. "È inimmaginabile non sapere se il proprio figlio è vivo o morto e poi scoprire che è stato fatto a pezzi e disonorato, è incomprensibile", ha affermato.

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