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Usa, omicidio Breonna Taylor: licenziati i due agenti che l’hanno uccisa

Sono stati licenziati i due agenti che hanno ucciso Breonna Taylor la notte del 13 marzo durante una perquisizione in casa della giovane afroamericana. Era stata disposta l’irruzione senza dovere di annunciarsi per cercare traccia di stupefacenti nell’appartamento della Taylor che però era completamente estranea ai fatti.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Due degli agenti coinvolti nell'uccisione della giovane Breonna Taylor saranno licenziati. Un'altra vittoria per il movimento Black Lives Matters che da mesi lottava per assicura giustizia alla giovane afroamericana uccisa da un agente di polizia nel suo appartamento. Mules Cosgrove è uno degli agenti che ha sparato alla ragazza, mentre Joshua Jaynes è il militare che si è procurato il mandato per il raid. Il 13 marzo scorso, tre agenti della polizia di Louisville hanno fatto irruzione nell'appartamento di Breoanna con un un mandato di perquisizione "no-knock", ovvero senza annunciarsi. Secondo la ricostruzione del Lousville Courier Journal basata sui documenti della polizia e i giudiziari, i poliziotti stavano indagando su due uomini sospettati di vendere droghe.

Un giudice aveva firmato un mandato di perquisizione per la casa di Taylor, perché uno dei due sospettati in passato aveva avuto una relazione con lei. La polizia quindi pensava che l'uomo avesse potuto usare l'appartamento di Breonna per ricevere consegne di droghe. La polizia non aveva il dovere di annunciarsi prima di entrare nell'appartamento, ma secondo quanto dichiarano gli agenti si sarebbero comunque dichiarati prima di sfondare la porta con un ariete. In quel momento, la giovane afroamericana si trovava in casa con il fidanzato Kenneth Walker, afroamericano 27enne. 

Il ragazzo ha testimoniato contro gli agenti: ha infatti dichiarato che i poliziotti non si sono annunciati, ma hanno solo bussato prima di sfondare la porta. Questa versione è stata confermata anche dai vicini di casa di Breonna. Inoltre, gli agenti erano irriconoscibili, poiché non indossavano le divise della polizia. Walker ha quindi creduto che si trattasse di ladri e ha preso la pistola regolarmente detenuta, sparando per autodifesa e ferendo gli agenti alla gamba. La polizia sostiene che, in risposta agli spari, gli agenti che avevano fatto irruzione hanno aperto il fuoco: 20 colpi, 8 dei quali hanno colpito Breonna che si trovava ancora a letto, ferendola a morte. Nella casa di Breonna, alla fine, non sono state trovate droghe.

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