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USA, figlia accusa il padre di aver ucciso 70 donne. “Ci costringeva a gettare i corpi in un pozzo”

Donald Dean Studey, questo il nome del presunto serial killer, è stato accusato dalla figlia di aver ucciso tra le 50 e le 70 donne, prevalentemente prostitute. I cadaveri sarebbero stati gettati in un pozzo o sepolti in un terreno. Indagini in corso.
A cura di Davide Falcioni
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Decine di omicidi rimasti segreti e l'ombra di un serial killer che per decenni avrebbe agito del tutto indisturbato. Sembrano gli ingredienti di un perfetto romanzo thriller, invece sono quelli di una storia che arriva dall'Iowa, dove la polizia sta indagando su un uomo morto nel 2013 sospettato di aver assassinato decine di donne.

Donald Dean Studey, questo il nome del presunto serial killer, è stato accusato dalla figlia Lucy, che ha riferito alle autorità di essere a lungo stata costretta – insieme ai suoi fratelli – a spostare i cadaveri. Per il momento tali accuse sono ancora tutte da dimostrare, ma sui luoghi indicati dalla donna è stata condotta una prima ispezione con l'unità cinofila. I cani avrebbero fiutato qualcosa, tuttavia mancano le evidenze e solo degli scavi potranno eventualmente far emergere la verità.

"Mio padre è stato un criminale e un assassino per tutta la vita", ha detto Lucy Studey a Newsweek. La donna ha spiegato il padre avrebbe ucciso "cinque o sei" donne all'anno per diversi decenni seppellendo i cadaveri in un pozzo abbandonato nella sua proprietà, un terreno nella piccola città di Thurman. Le presunte vittime del serial killer sarebbero soprattutto giovani prostitute di età compresa tra i 20 e i 30 anni che esercitavano nella vicina Omaha.

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Secondo il racconto della figlia, Donald Dean Studey avrebbe ucciso 50/70 donne: i corpi sarebbero stati gettati in un pozzo o sepolti nel terreno circostante. Per trasportare i cadaveri, ha raccontato Lucy, nei mesi caldi si impiegava una carriola e in quelli freddi uno slittino. I figli del presunto assassino avrebbero assistito a scene raccapriccianti. "Ci diceva semplicemente che dovevamo andare al pozzo e sapevo già cosa significava", ha detto la donna. "Ogni volta che andavo lì o sulla collina, non pensavo che sarei tornata indietro. Ero convinta che mi avrebbe ucciso perché non sarei stata capace di tenere la bocca chiusa".

Lucy Studey ha riferito che il padre avrebbe ucciso le sue vittime in vari modi: accoltellandole, a colpi da arma da fuoco ma soprattutto prendendole a calci fino a provocarne la morte. Molti degli omicidi si sarebbero consumati all'interno di una roulotte in cui la famiglia viveva. Donald Dean Studey è morto nel 2013 a 75 anni. Le indagini sono in corso e ancora alle battute iniziali.

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