Un anno per farsi rimborsare da Ryanair se il tuo volo è stato cancellato causa Coronavirus

Un anno di tempo per vedersi rimborsare in contanti il pagamento del volo cancellato causa Coronavirus, è quanto hanno denunciato diversi viaggiatori britannici contattai dalla compagnia Ryanair dopo aver richieste regolare rimordo a causa della cancellazione del volo precedentemente prenotato. La compagnia low cost infatti in queste settimane ha modificato la sua politica di rimborso, inviando un link a un buono per i clienti che chiedono il rimborso sui voli cancellati. Il voucher ha validità di dodici mesi e solo al termine di questo periodo, nel caso non sia stato sfruttato, l'azienda provvederà al rimborso economico. Una scelta che ha messo sul piede di guerre diverse associazioni di consumatori che chiedono un intervento delle autorità.
La compagnia aerea: "Troppe richieste di rimborso"
Un portavoce di Ryanair ha spiegato al quotidiano Mirror che si tratta solo di una scelta temporanea per evitare di far attendere molto i clienti vista l'elevata mole di richieste di rimborsi pervenute in queste settimane. “Per qualsiasi volo cancellato, Ryanair offre ai clienti tutte le opzioni previste dalla normativa UE, compresi spostamenti e rimborsi gratuiti sotto forma di contanti o buoni. Il tempo di elaborazione per i rimborsi in contanti sta diventando più lungo a causa del fatto che dobbiamo elaborare oltre 10mila volte il normale volume di richieste e disponiamo anche di meno personale disponibile a causa delle misure di allontanamento sociale" ha spiegato il portavoce, aggiungendo: "Ryanair offre buoni e spostamenti gratuiti poiché questi sono automatizzati e offrono ai clienti un'alternativa. I clienti che scelgono un buono ma non lo riscattano entro 12 mesi possono comunque richiedere e ottenere un rimborso dopo questo periodo di 12 mesi. Ciò include anche rimborso parziale, in quanto la parte del voucher non utilizzata verrà rimborsata. I clienti che scelgono di non accettare saranno rimborsati a tempo debito, una volta superata questa crisi senza precedenti."
Lettera di 12 Paesi all'Ue: voucher anziché rimborsi
In realtà in questo periodo di crisi son molte le compagnie aeree e che stanno spingendo pesantemente i clienti ad accettare voucher per evitare di dover rimborsare subito tutti. In questo senso va anche una richiesta avanzata nelle scorse ore da 12 Paesi alla Commissione europea in una lettera diffusa durante la riunione in videoconferenza dei ministri dei Trasporti Ue. La petizione chiede di Emendare "urgentemente" il regolamento europeo sui diritti dei passeggeri per permettere alle compagnie aeree di "rilasciare dei voucher al posto dei rimborsi in denaro" in modo da "preservare il mercato dell'aviazione oltre la crisi causata dalla pandemia di Covid-19″.