UK, genitori accusati di aver ucciso la figlia di 16 anni abbandonandola in casa durante il lockdown

Una storia di abbandono e indifferenza arriva dal Regno Unito, dove un uomo e una donna di New Town sono finiti sotto processo con l'accusa di aver ucciso la figlia di 16 anni: secondo gli investigatori la ragazza sarebbe diventata obesa durante il lockdown e sarebbe stata in seguito costretta a vivere in condizioni disumane dopo essere stata gravemente trascurata dai genitori.
Il corpo di Kaylea Louise Titford è stato trovato su lenzuola sporche; la polizia che scoprì il cadavere parlò di un odore di putrefazione "insopportabile": indagati per la morte della 16enne il padre Alun Titford e la madre Sarah Lloyd Jones. Il primo ha negato ogni responsabilità, mentre la seconda ha ammesso le sue colpe. Quando è morta, Kaylea pesava 146 chili ed era quindi gravemente obesa.
Secondo gli inquirenti "Kaylea Titford viveva in condizioni inadatte a qualsiasi animale, per non parlare di una vulnerabile ragazza di 16 anni che dipendeva interamente dagli altri". I capelli della giovane erano sporchi e arruffati e non veniva lavata probabilmente da svariate settimane, tanto che quando la mattina del 10 ottobre 2020 i paramedici arrivarono a casa – chiamati da un vicino – il corpo di Kaylea giaceva ormai senza vita su lenzuola sporche, aveva numerose piaghe e aree di infezione.
Il rapporto di un patologo rivelò in seguito che il suo stato fisico suggeriva che non fosse stata adeguatamente accudita per molte settimane. L'accusa sostiene che Kaylea è morta perché i suoi genitori hanno mancato al loro dovere di cura abbandonando la sedicenne a se stessa e causandone in questo morto una grave obesità e infine il decesso.