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Guerra in Ucraina

Ucraina, gli USA insistono: “Cessate il fuoco immediato”. Zelensky apre a Putin: “Ci vediamo in Turchia”

Dopo l’apertura di Zelensky a Putin per un incontro tra i due in Turchia giovedì 15 maggio, il segretario di Stato Usa, Marco Rubio, ribadisce la posizione di Washington sulla guerra in Ucraina: “Cessate il fuoco nostra massima priorità”.
A cura di Ida Artiaco
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"Il cessate il fuoco immediato in Ucraina è la nostra massima priorità". Non usa giri di parole il segretario di Stato americano, Marco Rubio, che ieri ha avuto una conversazione telefonica con il suo omonimo inglese, il ministro degli Esteri David Lammy. Al centro proprio il conflitto tra Kiev e Mosca, diventato centrale nell'agenda dell'amministrazione Trump.

Rubio ha ribadito la necessità di un cessate il fuoco immediato tra le parti, come ha riferito il Dipartimento di Stato, sottolineando ancora una volta la posizione degli Stati Uniti: "La nostra massima priorità rimane porre fine ai combattimenti".

Sono queste ore cruciali per il futuro della guerra sul fronte orientale. Ieri il presidente Usa Donald Trump, su Truth Social, aveva fatto sapere che l'Ucraina dovrebbe "immediatamente" accettare la proposta di negoziati da parte del presidente russo Vladimir Putin il 15 maggio in Turchia, dopo la proposta dei Paesi volonterosi. In seguito alla presa di posizione del leader della Casa Bianca, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha offerto la sua partecipazione ai negoziati di giovedì.

"Attendiamo un cessate il fuoco completo e duraturo, a partire da domani, per fornire la base necessaria alla diplomazia. Non ha senso prolungare le uccisioni. E giovedì aspetterò Putin in Turchia. Personalmente. Spero che questa volta i russi non cerchino scuse", è poi intervenuto direttamente il numero uno di Kiev, mentre si attendono commenti dal Cremlino.

Anche il presidente francese Emmanuel Macron ha insistito sulla "necessità di un cessate il fuoco" affinché ci sia un incontro diretto Russia-Ucraina giovedì in Turchia, come proposto dal presidente russo Vladimir Putin, mentre il ministro degli Esteri inglese Lammy ha affermato: "Voglio rendere omaggio al presidente Zelensky per aver deciso di impegnarsi giovedì in colloqui diretti" con la Russia in Turchia.

Intanto, un attacco di droni russi sarebbe avvenuto stamattina contro l'infrastruttura ferroviaria ucraina nella regione di Donetsk, provocando il ferimento di un macchinista di un treno merci civile. Lo hanno riferito le ferrovie ucraine. "Le proposte di tregua vengono ignorate, gli attacchi ostili alle infrastrutture ferroviarie continuano", ha aggiunto la società ferroviaria ucraina Ukrzaliznytsia in un post su Telegram. In totale, l'Ucraina afferma che la Russia ha lanciato 108 droni durante la notte, nonostante l'ultimatum per il cessate il fuoco. "Dalle ore 23:00 di domenica 11 maggio, i russi hanno attaccato l'Ucraina con 108 droni Shahed e droni simulatori di vario tipo dalle seguenti direzioni: Bryansk, Orel, Shatalovo, Millerovo, Primorsko-Akhtarsk e Chauda", riferisce Ukrinform citando un messaggio dell'aeronautica militare dell'Ucraina su Telegram.

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