Uccide il 67enne che aveva abusato della figlia 13enne: ora si candida come sceriffo negli USA

Un 37enne dello Stato USA dell'Arkansas ha annunciato la sua candidatura a sceriffo della contea di Lonoke. Fin qui nulla di strano se non fosse che Aaron Spencer è diventato noto per aver ucciso l’uomo accusato di abusare della figlia adolescente: deve rispondere di omicidio di secondo grado per la sparatoria mortale avvenuta l’8 ottobre 2024 che ha visto vittima Michael Fosler, 67 anni, accusato di adescamento e abusi sessuali nei confronti della figlia 13enne di Spencer. Nonostante decine di capi d’accusa e un ordine restrittivo di non contatto, Fosler è stato scarcerato su cauzione.
“Molti di voi conoscono la mia storia. Sono il padre che ha agito per proteggere la propria figlia quando il sistema ha fallito…”, ha dichiarato Spencer in un video su Facebook, annunciando ufficialmente la sua candidatura per il partito repubblicano. “Attraverso la mia lotta per la giustizia ho visto in prima persona le carenze delle forze dell’ordine e dei tribunali. Non posso restare a guardare mentre altre famiglie affrontano gli stessi fallimenti" ha affermato.
Secondo il suo racconto, si sarebbe messo sulle tracce della figlia sul suo pickup subito dopo essersi accorto della sua scomparsa; dopo aver perlustrato le strade circostanti, l’ha individuata sul veicolo di Fosler. In un alterco successivo, il 37enne ha finito per provocare un incidente così da fermare l’uomo e gli ha sparato, uccidendolo. Fosler affrontava 43 capi d’accusa, tra cui aggressione sessuale, atti di indecenza sessuale su minori, stalking online e possesso di pornografia infantile.
“Questa campagna non riguarda me. Riguarda ogni genitore, ogni vicino, ogni famiglia che merita di sentirsi sicura in casa e nella comunità”, ha spiegato Spencer. “Riguarda il ripristino della fiducia, affinché i cittadini sappiano che le forze dell’ordine sono dalla loro parte e le famiglie non saranno mai lasciate sole nei momenti di bisogno.”
Spencer, agricoltore, imprenditore edile e veterano della 82ª divisione aviotrasportata con una missione in Iraq alla fine degli anni 2000, vive con la moglie Heather e un figlio adulto in una fattoria vicino a Cabot, cittadina di circa 27.000 abitanti a 40 km da Little Rock. La famiglia ha raccontato come la scomparsa della figlia abbia scatenato il panico: “In quel momento abbiamo capito che poteva essere stata portata via, ma era notte fonda e ogni secondo contava”, ha dichiarato Heather Spencer.
Il caso ha catturato l’attenzione nazionale, suscitando sia indignazione sia ammirazione: molti considerano Spencer un eroe per aver difeso la figlia. Sono stati realizzate raccolte fondi e e petizioni con centinaia di migliaia di firme per chiedere l’archiviazione delle accuse a suo carico. La candidatura di Spencer ha ricevuto un sostegno diffuso nella contea, in parte alimentato dalla sfiducia verso le forze dell’ordine e dalla risonanza mediatica della vicenda.
Tuttavia, alcuni esperti legali hanno espresso dubbi. John Wesley Hall, avvocato penalista, ha definito insolita e rischiosa la candidatura di un imputato in attesa di processo nella stessa contea, avvertendo che potrebbe compromettere l’imparzialità della giuria. Spencer è stato rilasciato su cauzione di 150.000 dollari e la sua avvocatessa, Erin Cassinelli, ha affermato che la campagna elettorale non comprometterà il processo, sottolineando le qualità del candidato: "Integrità, coraggio, compassione e forza".

Il processo è fissato per il 26 gennaio 2026, circa sei settimane prima delle primarie del 3 marzo, mentre le elezioni generali sono previste per il 3 novembre 2026. La candidatura di Spencer, che dovrà sfidare lo sceriffo uscente, peraltro responsabile del suo arresto, si colloca al crocevia tra giustizia personale e politica locale, in una vicenda che ha profondamente segnato la vita di una famiglia e acceso un acceso dibattito sulla sicurezza, la protezione dei minori e il ruolo dello Stato nel garantire giustizia.