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Turchia, due forti scosse di terremoto a Istanbul: gente in strada, cade minareto

Due scosse di terremoto, la prima di magnitudo 5.8 e la seconda di 4.1, registrate a Istanbul, in Turchia. Molta gente è scesa in strada in preda al panico, ma non si segnala al momento alcun ferito. Caduta la punta di un minareto in una moschea di Avcilar, sulla sponda europea della metropoli sul Bosforo.
A cura di Davide Falcioni
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Una violenta scossa di terremoto di magnitudo 5.8 ha colpito Istanbul. A renderlo noto l'agenzia di stampa Anadolu. Secondo il sito del quotidiano ‘Sabah', la scossa ha provocato "momenti di panico" in città. Circa mezz'ora dopo è stata registrata una seconda scossa di magnitudo 4.1. Il terremoto è stato avvertito nitidamente dalla popolazione in tutta la metropoli sul Bosforo. Molta gente è scesa in strada in preda al panico, secondo quanto testimonia anche l'Ansa sul posto, ma non si segnala al momento alcun ferito. Al momento, l'unico danno rilevante registrato è la caduta della punta di un minareto in una moschea di Avcilar, sulla sponda europea della metropoli sul Bosforo.

Già due giorni fa un terremoto di magnitudo 4.7 era stato registrato nella provincia della metropoli sul Bosforo ma non aveva provocato vittime o danni. L'epicentro della scossa è stato individuato nel Mar di Marmara, a ovest della metropoli e di fronte al distretto di Silivri.

Nel 1999 18mila persone morte a causa di un sisma

Istanbul è considerata particolarmente esposta a possibili terremoti, anche dalle conseguenze catastrofiche. Sotto il mare di ​​Marmara vi è infatti la cosiddetta faglia dell'Anatolia settentrionale che segna il confine tra la placca terrestre eurasiatica e anatolica. Tutta la Turchia è però sismicamente attiva e uno dei terremoti più importanti è stato quello del  1999 vicino a Istanbul, che provocò la morte di 17mila persone.

La scossa si verificò poco dopo le 3 del mattino ora locale del 17 agosto 1999: il sisma, di magnitudo 7,6 della scala Richter, si scatenò sotto la città di Izmit, situata a 65 miglia da Istanbul sulla linea di faglia dell’Anatolia settentrionale. L’orario del sisma fu tragico: le persone infatti stavano dormendo nelle loro case e a migliaia rimasero vittime dei crolli. Moltissime altre muoiono per lesioni, soffocamento o disidratazione prima che le squadre di soccorso riuscissero ad estrarle dalle macerie. Complessivamente restarono uccise 17.000 persone, circa 50.000 feriti, migliaia di dispersi, circa 500.000 senza tetto con danni stimati dai 3 ai 6,5 ​​miliardi di dollari nelle province di Istanbul, Kocaeli e Sakarya. Quello di Istanbul del 1999 è stato uno dei terremoti più devastanti del secolo.

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