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Turchia, crolla un edificio di due piani: almeno 20 persone bloccate sotto le macerie

Sono almeno 20 le persone ancora sotto le macerie di un edificio di 2 piani crollato a Malatya, in Turchia. Le squadre di soccorso sono riuscite a portare in salvo altre 13 persone che sono ora state affidate alle cure dei medici. Continuano invece le operazioni per portare in salvo anche gli altri civili coinvolti nel crollo.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Nel crollo di un edificio di due piani a Malatya, nel sud-est della Turchia, sono rimaste coinvolte almeno 20 persone. Tanti sarebbero i civili ancora da salvare che sono sepolti sotto le macerie. Non sono ancora chiari i motivi che hanno portato al collasso dello stabile di Sitmapinari. Secondo Bbc Turkce, le squadre della protezione civile intervenute sul posto hanno messo in salvo 13 persone di cui due gravemente ferite. L'edificio, secondo le testimonianze, è crollato interamente su se stesso in via del tutto improvvisa.

"Ho sentito prima il rumore di una spaccatura, poi l'edificio è crollato. Si è levata una nuvola di fumo. Sembrava fosse il giorno del giudizio" ha raccontato all'emittente Haberturk un testimone che ha assistito al crollo. Le cause dell'incidente sono ancora tutte da accertare. Sulla base delle informazioni trapelate finora, è stato riferito che al piano terra dell'edificio erano presenti diversi negozi. La presenza dei locali all'interno della struttura ha aumentato ulteriormente il numero delle vittime rimaste coinvolte nel tragico incidente. Le operazioni di salvataggio sono ancora in corso: sul posto si sono recate le unità locali della Disaster and Emergency Management Autority per portare in salvo 13 persone. Sono state poi allertate anche squadre di ricerca delle province vicine.

Il ministro della Salute ha fatto sapere che quasi 30 ambulanze sono state inviate sul posto. Il governatore di Malatya Aydın Baruş ha invece riferito che tutti i civili salvati fino a ora presentano lievi traumi e se la caveranno. "Continuiamo a lavorare diligentemente per portare fuori le altre vittime – ha spiegato alla stampa -. Per adesso tutti i superstiti sono stati curati e non sono in pericolo di vita. Temiamo per le persone ancora sotto le macerie, ma stiamo facendo anche l'impossibile per evitare il peggio"

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