Tsipras: “Se non si trova un accordo non è colpa della Grecia”

Il primo ministro greco Alexis Tsipras ha, nella tarda serata di ieri, parlato con la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese Francois Hollande: si è trattato della seconda teleconferenza in tre giorni ed è servita a discutere i progressi nelle trattative tra Atene e i suoi creditori. A renderlo noto è l'agenzia Ana-Mpa citando responsabili del governo ellenico: il colloquio sarebbe durato 35 minuti ed "è andato molto bene", almeno stando a fonti del governo tedesco, che l'hanno definito "costruttivo".
Nel frattempo ieri il premier greco ha rilasciato un'intervista a Le Monde: "L'Europa è a un bivio cruciale tra due strade: l'una vede un maggiore approfondimento dell'integrazione europea, la seconda conduce ad una rottura e a una divisione dell'Eurozona. Se non siamo ancora arrivati ad un accordo con i nostri partner non è a causa della nostra intransigenza, né delle posizioni incomprensibili da parte greca". Tsipras, dunque, conferma che la trattativa è ancora in corso e che la partita non è solo greca: "Se alcuni pensano o vogliono credere che le decisioni che ci aspettano riguardano solo la Grecia si sbagliano. Rimando loro a un capolavoro d'Ernest Hemingway ‘Per chi suona la campana?'".
"Dopo le concessioni importanti fatte dal governo greco, la decisione sul futuro dell'Europa spetta non alle istituzioni, che ad eccezione della Commissione europea non sono elette e che non devono rendere conto ai cittadini, ma sono nelle mani dei leader europei". Il leader greco ha proseguito: "Oggi l'Europa è in grado di prendere decisioni che permetteranno una forte ripresa dell'economia greca ed europea mettendo fine agli scenari di una Grexit". "Questi scenari impediscono la stabilizzazione a lungo termine dell'economia europea e sono suscettibili di far vacillare in qualsiasi momento la fiducia sia dei cittadini che degli investitori nella nostra moneta comune". Tsipras ha chiosato: "L'economia greca, malgrado i grandi sacrifici dei propri cittadini, è ancora incastrata in un clima d'incertezza continua generato dagli obiettivi non realizzabili della dottrina dell'equilibrio finanziario che la costringono a restare in un circolo vizioso di austerità e recessione".