Trump: “Nessuno meglio di noi nel combattere l’epidemia”. Negli USA 166mila morti
“Non c’è un caso più evidente di successo nel combattere l’epidemia di quanto abbiamo fatto noi". A dirlo non è il leader di un paese che è riuscito da subito a tenere sotto controllo il numero dei contagi di coronavirus bensì Donald Trump, presidente degli Stati Uniti, la nazione che – numeri alla mano – sta gestendo nel modo peggiore possibile l'emergenza sanitaria. Gli USA, infatti, sono di gran lunga il primo paese al mondo per numero di contagi e di morti. Secondo la Johns Hopkins University, infatti, i positivi accertati sono ad oggi 5.197.148 e i morti 166.027. Come si possa definire un "successo" una gestione con questi numeri appare inspiegabile, eppure Trump ha rivendicato risultati eclatanti: "In Florida i contagi calano, in Arizona calano, in California stanno andando giù. Stanno facendo un lavoro incredibile. La salute dei bambini viene prima di tutto per noi, noi abbiamo aggiunto il dottor Scott Atlas, che viene da Stanford, è una persona veramente brillante”. Il presidente ha poi ceduto, per due minuti, il microfono a Atlas, che ha sostenuto come sia “sicuro tornare a scuola”, e “sia necessario” e come il ritorno in classe possa essere possibile, in sicurezza, “grazie al lavoro fantastico degli insegnanti”.
Gli USA hanno acquistato 100 milioni di dosi di vaccino sperimentale
Proprio ieri il governo statunitense ha raggiunto un accordo del valore di 1,525 miliardi di dollari con l'azienda Moderna per l'acquisto di 100 milioni di dosi del vaccino sperimentale contro il coronavirus. Ad annunciarlo il presidente Donald Trump in conferenza stampa, spiegando di "aver raggiunto un accordo con Moderna per realizzare e distribuire 100 milioni di dosi del loro vaccino. Il governo federale sarà proprietario di queste dosi del vaccino, lo compreremo". Sono attualmente in corso studi clinici per verificare se il vaccino sperimentale è sicuro ed efficace.