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Tolta alla mamma per negligenza e poi riconsegnata, piccola di 5 anni morta tra le feci in casa in Usa

La terribile storia arriva da Mooresville, città dell’Indiana a pochi chilometri da Indianapolis, dove ora la madre della bimba e il compagno sono stati arrestati per omicidio. La bimba di 5 anni e mezzo è stata trovata denutrita e piena di feci nell’abitazione di famiglia ed è morta in ospedale. Per i medici aveva un peso come una bimba di appena due anni e mezzo.
A cura di Antonio Palma
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Dopo una ispezione in casa, le autorità Usa le avevano tolto la custodia dei bimbi, valutando "condizioni di vita ripugnanti", ma alla fine tutti i piccoli erano stati riconsegnati alla mamma e hanno vissuto con lei fino alla terribile scoperta della settimana scorsa quando la più piccola di casa, una bimba di 5 anni e mezzo, è stata trovata morta, denutrita e piena di feci nell’abitazione di famiglia. La terribile storia arriva da Mooresville, città dell’Indiana a pochi chilometri da Indianapolis, dove ora la donna e il compagno sono stati arrestati per omicidio.

La tremenda scena scoperta martedì scorso dalla polizia locale e dai soccorsi medici chiamati in una casa perché una bimba era esanime. Le autorità del posto affermano di aver trovato la bambina di cinque anni, malnutrita, con gli occhi infossati e con feci sui piedi e tra i capelli. Portata immediatamente in ospedale, la piccola è morta poco dopo. Per i medici aveva un peso come una bimba di appena due anni e mezzo.

La madre della ragazza, la 29enne Toni McClure, e il suo fidanzato, il 27enne Ryan Smith, sono stati entrambi arrestati per negligenza su minori con conseguente morte della vittima. Nei giorni successivi arrestata per negligenza anche la nonna della piccola e madre della 29enne. Proprio le indagini sulla terribile morte della bimba ha portato alla scoperta agghiacciante dei trascorsi giudiziari della mamma.

La donna era stata già arrestata e condannata per negligenza quando la piccola aveva poche settimane di vita nel 2018. Nel dicembre infatti la polizia aveva scoperto in casa un bambino di un anno e una bambina di appena tre settimane con i pannolini completamente sporchi che gattonavano su un pavimento disseminato di spazzatura, terra e mozziconi di sigaretta. In bagno infine materia fecale mai ripulita.

Peggio ancora, erano a portata di mano cibo scaduto, ammuffito e oggetti appuntiti. "Sembrava che la spazzatura non fosse mai stata portata via", avevano riferito gli agenti dichiarando la casa come "una delle peggiori condizioni di vita che avessero mai visto" e uno "spettacolo ripugnante".

La donna venne arrestata e condannata ma le fu concessa la libertà vigilata con l’obbligo di frequentare corsi per genitori. I piccoli e la bimba vennero affidati momentaneamente alla nonna paterna ma poi riconsegnati alla mamma. La nonna ora si sente in colpa per aver restituito la bimba a McClur.

"Era a casa nostra ed era al sicuro, ma è stata riconsegnata al suo aggressore e non è più qui ora. Non vogliamo che la sua morte sia vana. Vogliamo il cambiamento. Non vogliamo che altri bambini muoiano a causa del fallimento del sistema” ha dichiarato la nonna, raccontando di aver chiesto al dipartimento dei servizi per l'infanzia di fare qualcosa ma senza avere risposta.

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