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Terrore ad Avignone, spari vicino a una moschea: ferite 8 persone, anche una bimba

Due uomini armati sono scesi da un’auto e hanno sparato mentre la folla usciva dal luogo di culto. Secondo gli inquirenti però il terrorismo non c’entra: potrebbe trattarsi di un regolamento tra bande di rivali nella cittadine della Provenza.
A cura di Biagio Chiariello
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Due uomini, uno armato di pistola e l'altro di fucile, hanno sparato sulla folla davanti ad una moschea ieri sera di fronte alla moschea di Avignone, in Francia: otto persone sono rimaste ferite, in quello che inizialmente si è creduto essere un attacco deliberato, di matrice islamofoba contro i musulmani riuniti in preghiera, come già avvenuto di recente  in Canada e Regno Unito. Le indagini però hanno escluso il terrorismo:  si tratterebbe dunque di una lite tra giovani o di un regolamento di conti tra bande.

Secondo le prime testimonianze raccolte sul posto e poi confermate dalla polizia, due uomini incappucciati e armati sono arrivati a bordo di una Renault Clio davanti alla moschea Arrahma, nel quartiere della Grange d'Orel, nella cittadina “capitale” della Provenza quando erano passate le 22.30, proprio nel momento in cui la gente usciva dal luogo di culto: quindi hanno aperto il fuoco. La folla si è subito data alla fuga. Tra i feriti ci sarebbe anche una bambina di 7 anni. Due persone sono state trasportate in ospedale. Ma secondo fonti locali, le persone all'uscita della moschea non erano i veri obiettivi di chi ha sparato. Il magistrato incaricato, Laure Chabaud, ha ipotizzato che a causare la sparatoria possa essere stato un regolamento di conti tra bande rivali o una litigio fra ragazzi. "Da quello che sappiamo – dicono gli inquirenti -, i fatti si sono svolti nella strada che costeggia la moschea, ma non sono collegati ad essa".

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