Terremoto in Spagna: tra le vittime anche un bambino. Ma non vi sono legami con Roma

Nelle due scosse di terremoto che hanno colpito la Spagna, molti avranno letto una connessione con la profezia dell'autodidatta Benandi e il presunto sisma che avrebbe dovuto devastare Roma ieri, 11 maggio. L'Italia è effettivamente piuttosto vicina alla zona che ha tremato (1.200km più ad Ovest per la precisione), ma vi può essere davvero un legame con quanto accaduto nella Murcia? "Direi di no. Assolutamente non c’è nessuna connessione tra quello che è avvenuto nella penisola iberica e la situazione italiana", ad affermarlo è Enzo Boschi, uno dei maggiori esperti di geofisica del nostro paese. In Spagna una prima scossa, di magnitudo 4.5 gradi nella scala Richter, è stata avvertita intorno alle 17 del pomeriggio. Meno di due ore più tardi, alle 18.47, quella più forte, di magnitudo 5.3 gradi della durata di quattro secondi. Un sisma di tale entità è considerato anomalo per il Sud-Est della Spagna che nel recente passato non era mai andato oltre i 5 gradi di magnitudo. Ed effettivamente il terremoto ha fatto notevoli danni con oltre 10mila persone sfollate a Lorca che conta 92.000 abitanti. Crollati diversi edifici.
"In Spagna i terremoti sono in genere di bassa magnitudo e poco frequenti. È stata sempre colpita in modo lieve. Non è considerato un Paese a rischio, come l’Italia dove chi fa il mio mestiere ha molto di cui preoccuparsi. Sul fatto che molti edifici siano crollati a seguito delle due scosse verificatesi nel pomeriggio e i morti che ci sono stati non si può pensare a una catastrofe. Le case si sbriciolano quando sono costruite male. In sé la scossa nella Murcia ha avuto una bassa profondità focale. Significa che ha colpito in superficie e non è stata attutita dalla crosta terrestre".
Enzo Boschi
Rassicurazioni anche dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv): "Italia e Spagna sono due realtà completamente diverse dal punto di vista sismico".
Intanto il bilancio delle vittime del terremoto ispanico è salito a otto, mentre 170 sono i feriti. I soccorritori sono stati impegnati fino alla tarda serata di ieri nelle operazioni di ricerca tra le macerie delle case crollate nella città di Lorca per stabilire se qualcuno era ancora intrappolato all'interno. Tra i morti vi sarebbe anche un bambino. Il timore dei sismologi è che alle due scosse di ieri, possano far seguito altre repliche. Un portavoce del governo regionale di Murcia, ha dichiarato: "La popolazione è spaventata. C'è troppa paura di tornare alle proprie case. L'intero centro di Lorca è stato gravemente danneggiato. Ci sono migliaia di persone molto disorientati…" Il sindaco di Lorca, Francisco Jódar ha invitato i concittadini alla calma "perché tutti le misure di sicurezza ed emergenza sono state prese" e le repliche del sisma sono "normali" e si è rivolto alle città vicine "affinché inviino acqua, alimenti, coperte e materassini per sostenere le persone".
