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Terremoto in Indonesia, crollati un hotel e un ospedale: almeno 34 i morti, centinaia i dispersi

Continuano le operazioni di soccorso sull’isola indonesiana di Sulawesi, colpita ieri da un violento terremoto di magnitudo 6.3. Al momento sono 34 i morti, ma il numero potrebbe crescere visto che i soccorritori stanno scavando ancora sotto le macerie di una serie di edifici che sono crollati, tra cui un hotel e un ospedale. Centinaia i feriti.
A cura di Ida Artiaco
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Immagine da Twitter.
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Si continua a scavare in Indonesia all'indomani della violenta scossa di terremoto che si è verificata ieri sull'isola di Sulawesi. Il sisma, di magnitudo 6.3, ha provocato il crollo di una serie di edifici, tra cui un hotel e un ospedale, quello di Mitra Manakara, nella città di Mamuju, epicentro della scossa. Tragico il bilancio delle vittime: al momento sono 34 i morti, ma il numero, affermano i soccorritori, potrebbe salire ulteriormente nelle prossime ore, dato che molti dispersi sono ancora sotto le macerie. Per non parlare dei feriti, che sarebbero almeno un centinaio. Addirittura, l'agenzia di gestione dei disastri di Majene ha detto che più di seicento residenti hanno ripotato lesioni. In tremila avrebbero abbandonato già le loro case per paura dell'arrivo di uno tsunami.

Immagine da Twitter.
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Ma le operazioni di soccorso stanno precedendo a ritmo non serrato. "Il nostro problema qui è che non abbiamo attrezzature pesanti per salvarli", ha detto alla televisione locale Saidar Rahmanjaya, capo dell'agenzia locale di ricerca e salvataggio di Mamuju West Sulawesi. Un'altra difficoltà è stata la mancanza di comunicazione tra le squadre di soccorso, poiché le reti telefoniche locali sono state interrotte a seguito del terremoto, ha aggiunto. Intanto, l'agenzia indonesiana per i disastri ha affermato che una serie di terremoti nelle ultime 24 ore ha causato almeno tre smottamenti e la fornitura di elettricità è stata interrotta.

La terra aveva tremato ieri alle 2.28 ora locale, le 19.28 di giovedì in Italia, con ipocentro a soli 20 km di profondità ed epicentro a sud della città di Mamuju. Non è la prima volta che l'isola viene colpita da fenomeni del genere e altrettanto distruttivi: si ricordo che già nel settembre del 2018 c'era stato un potete terremoto e a cui era seguito un maremoto a Palu nel quale morirono oltre quattromila persone. L'immenso arcipelago indonesiano è infatti particolarmente esposto agli tsunami per la sua posizione sulla "cintura di fuoco", la linea che virtualmente corre tutta intorno al Pacifico. Lungo i bordi di questo oceano, quello orientale Giappone-Indonesia-Filippine e quello occidentale California-Cile, si sviluppano enormi faglie che causano i più potenti terremoti al mondo. Inoltre, l'Indonesia è anche tra le più importanti zone vulcaniche, con oltre 100 vulcani ancora in attività, il che spiega perché questi fenomeni siano così distruttivi in questa parte di mondo.

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