Terremoto in Indonesia, bimbo di 6 anni estratto vivo dalle macerie dopo 3 giorni senza cibo e acqua

Un bambino di sei anni è stato estratto ancora vivo dalle macerie di un edificio crollato a causa del terremoto in Indonesia.
Il piccolo, rimasto sotto i detriti senza cibo né acqua per tre giorni, è stato soccorso in un salvataggio definito "miracoloso" dai soccorritori e ripreso dalle telecamere locali. L'episodio ha riacceso le speranze che i superstiti possano essere ancora estratti vivi dalle macerie dopo la forte scossa che lunedì ha colpito la città di Cianjur, uccidendo almeno 271 persone. "Quando ci siamo resi conto che Azka era vivo, tutti siamo scoppiati a piangere", ha raccontato un volontario locale.
Azka Maulana Malik, questo il nome del piccolo, era rimasto intrappolato accanto al corpo della nonna deceduta. Nonostante la paura e lo sfinimento per essere rimasto tre giorni senza cibo né acqua, il bambino è rimasto sempre molto calmo: "Sta bene, non è ferito, è solo debole perché ha molta fame. Adesso vuole solo tornare a casa", ha detto un suo parente che ha assistito al salvataggio e ha potuto riabbracciarlo subito.
Nel 2004 uno tsunami causò 226mila vittime
Quello di lunedì 21 novembre è stato il terremoto più forte registrato in Indonesia dal 2018, quando un sisma di magnitudo 7,5 in acque poco profonde al largo della città di Palu a Sulawesi innescò uno tsunami e imponenti frane che distrussero intere città e uccisero più di 4mila persone. In precedenza, nel dicembre del 2004, una scossa di magnitudo 9.1 al largo dell'isola di Sumatra, nell'Indonesia occidentale, causò una gigantesca onda anomala che si abbatté su 14 paesi dell'Oceano Indiano, uccidendo 226mila persone, la metà delle quali in Indonesia, Paese a cavallo del cosiddetto Anello di Fuoco, una zona sismica attiva in cui si incontrano diverse placche sulla crosta terrestre.