video suggerito
video suggerito

Strana puzza alle pompe funebri, 190 corpi abbandonati in decomposizione: “Non potevamo nemmeno entrare”

Per la terribile scoperta avvenuta nella piccola città di Penrose, nel Colorado, in Usa, ora il Tribunale ha condannato il proprietario dell’agenzia, Jon Hallford, a 20 anni di carcere per aver truffato i clienti e frodato il governo federale. Incassavano soldi sia dai parenti dei defunti sia dallo Stato ma non seppellivano né cremavano nessuno.
A cura di Antonio Palma
2.869 CONDIVISIONI
Immagine

All’apparenza un normale deposito di una ditta di pompe funebri ma all’interno del capannone non vi erano bare o attrezzature ma oltre 190 cadaveri di defunti gettati come spazzatura e in decomposizione. Per la terribile scoperta avvenuta nella piccola città di Penrose, nel Colorado, in Usa, ora il Tribunale ha condannato il proprietario dell'agenzia, Jon Hallford, a 20 anni di carcere per aver truffato i clienti e frodato il governo federale.

La terribile scena scoperta nel novembre di due anni fa dopo che gli abitanti della zona avevano iniziato a lamentarsi di un odore terribile che proveniva dalla sede della ditta funebre.  Gli investigatori che erano stati chiamati all’ispezione nell'edificio trovarono una situazione da film horror. Durante il processo hanno raccontato di aver trovato i corpi accatastati uno sopra l'altro senza alcun riguardo e di non essere potuti nemmeno entrare in alcune stanze perché erano stipate di resti umani.

I coniugi Hallford
I coniugi Hallford

Gli agenti dell'FBI, che si sono occupati del caso in quanto reato federale, hanno raccontato di aver dovuto anche posizionare delle assi per poter camminare sulla scena del crimine e sopra il fluido corporeo che si era accumulato sul pavimento. Secondo l’inchiesta, i coniugi Hallford incassavano soldi sia dai parenti dei defunti sia dallo Stato ma non seppellivano né cremavano nessuno abbandonando i corpi nel magazzino.

Alle famiglie che chiedevano le ceneri della cremazione, inviavano urne funerarie riempite con una miscela di cemento secco. Il distretto di polizia del Colorado ha affermato che gli Hallford hanno “raccolto più di 130.000 dollari dalle famiglie in lutto per servizi funebri mai forniti". I due coniugi hanno ammesso anche di aver intascato quasi 900mila dollari in fondi di soccorso per il Covid e di averli spesi in spese folli per shopping di lusso, interventi di chirurgia estetica, auto di lusso e criptovalute.

Immagine

Per questo anche la moglie del condannato, Carie Hallford dovrebbe comparire a processo nel caso federale a settembre. I due coniugi sono accusati anche in un altro processo statale in cui Jon Hallford si è dichiarato colpevole di 191 capi d'imputazione per abuso di cadavere presso il tribunale statale. La sua condanna è prevista per agosto.

Il condannato ha detto di aver aperto la ditta per avere "un impatto positivo sulla vita delle persone, ma poi tutto è sfuggito completamente al controllo". "Sono profondamente dispiaciuto per le mie azioni. Mi odio ancora per quello che ho fatto", ha dichiarato.

Secondo l'accusa, in realtà l’azienda di pompe funebri era andata in profonda crisi economica ed era praticamente fallita. Gli Hallford hanno fondato l'impresa di pompe funebri nel 2017 e hanno offerto sepolture "verdi" che non comportano l'uso di fluidi per l'imbalsamazione. I gestori però ormai pare che non riuscissero più a pagare tasse e debiti da mesi. Nel frattempo però avrebbero continuato ad accettare i corpi da seppellire senza avvertire i clienti che si rivolgevano a loro.

2.869 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views