Spagna sotto una nube tossica: paura per un incendio in una fabbrica chimica a Barcellona

Una nube tossica di cloro ha messo in allarme la Catalogna nella mattinata di sabato 10 maggio, a seguito di un violento incendio scoppiato nello stabilimento Clim Waterpool, azienda specializzata in prodotti per la pulizia delle piscine, situata a Vilanova i la Geltrú, nei pressi di Barcellona.
Il rogo è divampato intorno alle 2:20 del mattino, e secondo le prime stime, potrebbero essere coinvolte fino a 70 tonnellate di cloro, una sostanza altamente pericolosa se esposta a combustione. Le autorità locali hanno reagito prontamente, attivando il piano di emergenza chimica Plaseqcat e inviando messaggi di allerta ai cittadini residenti nelle aree potenzialmente a rischio.
I comuni interessati dalle misure di confinamento, revocate intorno alle 12:30, sono Vilanova i la Geltrú, Sant Pere de Ribes e Cubelles, nella provincia di Barcellona, e Cunit, Calafell e il centro di Roquetes, nella provincia di Tarragona. I cittadini sono stati invitati a restare in casa, chiudere porte e finestre e spegnere gli impianti di condizionamento, per evitare l’ingresso di aria contaminata.
"Se vi trovate nella zona interessata, non uscite di casa né dal vostro posto di lavoro", ha scritto su X il servizio di Protezione Civile della Catalogna. Nessuno è rimasto ferito, secondo quanto riferito dai servizi di emergenza, ma i residenti di cinque comuni hanno ricevuto messaggi diretti sui propri cellulari, con l’invito a non lasciare le abitazioni.
Il proprietario dell’impianto, Jorge Viñuales Alonso, ha spiegato in un’intervista radiofonica che il cloro prende fuoco molto difficilmente, ma che, una volta innescato l’incendio, è altrettanto complesso da domare. Ha anche ipotizzato che la causa dell’incidente possa essere stata una batteria al litio.
Le conseguenze si sono fatte sentire anche sui trasporti: alcuni treni diretti verso l’area sono stati fermati, diverse strade bloccate e numerosi eventi pubblici annullati. Nel frattempo, il portavoce della Protezione Civile, Joan Ramon Cabello, ha rassicurato che l’incendio è ormai sotto controllo.
Sul posto hanno operato sessanta vigili del fuoco, suddivisi in venti squadre di terra, assistiti da unità specializzate nella gestione di emergenze chimiche. Il Sistema di Emergenza Medica ha mantenuto attive tre unità pronte a intervenire in caso di necessità, mentre Mossos d'Esquadra e Polizia Locale hanno presidiato gli accessi per garantire il rispetto delle misure di sicurezza.
Le autorità sanitarie hanno raccomandato alla popolazione di prestare attenzione a eventuali sintomi come irritazione agli occhi, difficoltà respiratorie o senso di malessere, invitando chiunque ne avverta a contattare tempestivamente i servizi di emergenza.