Spagna, Sánchez annuncia un abbonamento unico di 60 euro al mese per viaggiare in tutto il Paese

Il premier spagnolo Pedro Sánchez ha annunciato oggi il lancio, a partire dal prossimo gennaio, di un abbonamento unico per i trasporti pubblici (treni e bus) al prezzo di 60 euro al mese: il ticket permetterà di viaggiare in tutto il Paese sulle reti pendolari, di media percorrenza e nazionali. Per i giovani sotto i 26 anni, il prezzo sarà dimezzato, a 30 euro al mese. Sánchez ha inoltre annunciato che gli sconti sui trasporti pubblici continueranno per tutto il 2026. "Si tratta di un impegno molto forte nei confronti della mobilità sostenibile e anche nei confronti della classe media e operaia", ha affermato Sánchez.
Il leader iberico ha presentato il provvedimento come una misura destinata a incidere in modo strutturale sulle abitudini di mobilità, con l’obiettivo di rendere più semplice e conveniente spostarsi per lavoro o per esigenze quotidiane. L’abbonamento sarà valido sui treni regionali e suburbani e sulle principali linee nazionali di autobus, estendendo su scala statale un sistema finora frammentato.
L’annuncio arriva mentre l’esecutivo di coalizione, privo di una maggioranza parlamentare stabile, è sotto pressione per una serie di scandali che hanno coinvolto il PSOE e figure dell’entourage del premier, tra accuse di corruzione e segnalazioni di molestie sessuali. Le opposizioni chiedono lo scioglimento anticipato delle Cortes, ma Sánchez respinge l’ipotesi di elezioni prima del 2027, sostenendo che il Paese stia crescendo e che il governo abbia ancora margini e responsabilità per intervenire.
In questo contesto, il nuovo abbonamento è stato presentato come una risposta diretta ai problemi concreti dei cittadini. Secondo le stime dell’esecutivo, la misura potrebbe ridurre fino al 60% le spese di trasporto per una parte dei lavoratori, coinvolgendo circa due milioni di persone. Un risparmio che, nelle intenzioni del governo, dovrebbe tradursi in un sostegno tangibile al reddito e a una maggiore equità nell’accesso alla mobilità.
Il progetto si inserisce in una tendenza europea già avviata, sulla scia dell’esperienza tedesca, dove dal 2023 è in vigore un biglietto mensile valido su treni regionali e mezzi urbani. In Spagna, tuttavia, non sono ancora stati diffusi i dati sul costo complessivo dell’operazione per le finanze pubbliche.
Sánchez ha colto l’occasione anche per rispondere alle critiche politiche, rivendicando una linea di fermezza di fronte alle accuse che hanno colpito il suo partito e ribadendo l’impegno del governo nella lotta agli abusi e alle molestie. Alle pressioni per un voto anticipato, rilanciate nei giorni scorsi anche dal presidente della Conferenza episcopale spagnola, il premier ha risposto con un richiamo netto alla separazione tra sfera religiosa e politica.