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South Carolina firma la legge sull’aborto più severa negli Usa: vietato dopo 6 settimane

La legge sull’aborto più severa degli Stati Uniti è stata firmata in South Carolina dal governatore repubblicano Henry McMaster. Sarà vietata l’interruzione di gravidanza dopo 6 settimane e i medici che infrangono la legge rischieranno fino a 2 anni di carcere. Il governatore aveva festeggiato su Twitter scrivendo: “Saremo lo Stato più pro-life d’America”
A cura di Gabriella Mazzeo
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In South Carolina è stata firmata la legge sull'aborto più severa degli Usa. Dopo 6 settimane di gravidanza, l'interruzione sarà vietata e i medici rischiano 2 anni di carcere se dovessero infrangere la legge. Il governatore del South Carolina, il repubblicano Henry McMaster, ha firmato la nuova legge. Le prime 6 settimane di gestazione sono quelle in cui si rileva il primo battito cardiaco del feto, ma molte donne non sanno ancora di essere incinte. Proibire l'interruzione dell'aborto in un tempo così breve significa condannare alla maternità forzata milioni di donne che realizzano di essere incinta appena dopo. I medici che praticheranno l'aborto oltre questo periodo andranno incontro a pene fino ai due anni di carcere. McMaster aveva festeggiato su Twitter la nuova legge scrivendo "diventeremo lo Stato più pro-life del Paese".

Una decisione, questa, destinata a provocare non pochi disordini nello stato americano. In South Carolina era già previsto che l'aborto fosse concesso solo alle donne in pericolo di vita o se la gravidanza era il risultato di uno stupro o di un incesto. Negli Stati Uniti il dibattito sull'aborto ha già richiesto più volte l'intervento nei tribunali. Nel 2020, Colorado e Louisiana hanno votato sul diritto all'aborto, con due esiti opposti. Il primo ha respinto la misura sostenuta dal gruppo antiabortista Due Date Too Late che vietava l'interruzione di gravidanza dopo le 22 settimane di gestazione, consentendola solo in caso di rischio imminente per l'incolumità della donna. In questo caso, nessuna eccezione in caso di stupro, incesto o diagnosi fetali letali. Già nel 2008, nel 2010 e nel 2014 nello Stato vi era stato il tentativo di stringere la cinghia sulla legge per l'aborto. Il Colorado fu il primo a depenalizzarlo ed è uno di quelli con meno limitazioni. Molte donne si spostano qui per l'interruzione di gravidanza.

In Louisiana invece il 62% degli elettori ha approvato un emendamento che sostiene la necessità di rinnegare un diritto statale sull'interruzione di gravidanza: per proteggere la vita umana, secondo l'emendamento, la Costituzione non deve garantire un diritto sulla morte di un essere umano, giustificandolo o finanziandolo. Una legge ancora più dura stava per essere approvata nel 2019 dalla governatrice repubblicana Kay Ivey, che aveva firmato un disegno di legge che puniva con l'ergastolo i medici che praticavano l'aborto. Un giudice federale ha bloccato la sua entrata in vigore, ritenendola anticostituzionale.

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