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Smartwatch e riconoscimento facciale 5 volte al giorno per immigrati, la trovata del governo inglese

Il nuovo piano, escogitato dal Ministero degli interni e da quello della giustizia di Londra che però assicurano: sarà rivolto solo agli stranieri accusati di reati penali.
A cura di Antonio Palma
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Immagine di archivio
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Uno smartwatch appositamente dato in dotazione e l'obbligo di scansionarsi il viso fino a cinque volte al giorno per il riconoscimento facciale, è la nuova troiana escogitata dal governo britannico per gli immigrati condannati per reati penali nel Regno Unito.

A rivelare il nuovo piano, escogitato dal Ministero degli interni e da quello della giustizia di Londra, è il Guardian che ha potuto visionare il contratto firmato pochi mesi fa dal governo inglese con una società tecnologica britannica per la fornitura dei dispositivi.

In pratica si tratterà di una alternativa al braccialetto elettronico con tanto di geolocalizzazione ma con l'aggiunta di una foto del volto scattata con lo stesso smartwatch.

Gli orologi smart infatti serviranno a monitorare gruppi specifici di persone, in questo caso i migranti, nell'ambito del servizio di localizzazione satellitare del Ministero degli Interni per le persone condannate e scarcerate.

Come rivela lo stesso quotidiano britannico, lo schema dovrebbe essere introdotto a partire dall'autunno prossimo in tutto il Regno Unito, con un costo iniziale di 6 milioni di sterline.

Secondo il report sulla valutazione dell'impatto sulla protezione dei dati degli utenti stilato del Ministero degli Interni, si afferma che lo schema comporterà "il monitoraggio quotidiano delle persone soggette al controllo dell'immigrazione", con l'obbligo di indossare una targhetta alla caviglia o uno smartwatch, da portare sempre con sé.

Coloro che sono obbligati a indossare i dispositivi dovranno completare dei controlli periodici nell'arco della giornata scattandosi una fotografia. La posizione verrà tracciata "24 ore su 24, 7 giorni su 7, consentendo la registrazione dei dati di monitoraggio". Le fotografie scattate utilizzando gli smartwatch verranno invece confrontate con le immagini biometriche del viso registrate sui sistemi della polizia e se la verifica dell'immagine fallisce, è necessario eseguire un controllo manualmente.

Il Ministero dell'Interno ha assicurato che il piano con gli smartwatch sarà rivolto ai trasgressori di nazionalità straniera che sono stati condannati per un reato penale e non ad altri gruppi, come i richiedenti asilo.

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