Siria, “l’intervento militare può avere conseguenze catastrofiche” secondo la Russia

"Se sarà usata la forza contro la Siria, aggirando il Consiglio di sicurezza dell'Onu, si tratterà di una grave violazione del diritto internazionale": lo ha detto il viceministro degli Esteri russo Ghennadi Gatilov, dopo aver incontrato il segretario generale dell'Onu Ban Ki Moon all'Aia, dove i due hanno fatto il punto sul lavoro degli esperti Onu in Siria e sulla conferenza di pace Ginevra. La Russia conferma dunque la posizione già espressa negli ultimi giorni a proposito di un intervento militare in Siria. “I tentativi di bypassare il consiglio di Sicurezza dell’Onu, ancora una volta per creare artificiali ed infondate scuse per un intervento militare nella regione, portano solo nuove sofferenze in Siria e conseguenze catastrofiche per gli altri paesi del Medioriente e del Nordafrica”, ha dichiarato ieri un portavoce del ministro degli esteri russo.
Nel frattempo lo stesso segretario generale dell'Onu ha detto oggi al Palazzo della Pace dell’Aia che gli ispettori dell’Onu “hanno bisogno di almeno 4 giorni” per concludere un “esame approfondito” sull’uso di armi chimiche in Siria. "Lasciate che terminino il loro lavoro: poi gli esperti dovranno effettuare delle analisi scientifiche e infine presenteremo un rapporto al Consiglio di Sicurezza perché adotti le iniziative che riterrà necessarie", ha spiegato Ban in conferenza stampa. Il Segretario generale non si espresso sulla legalità di un possibile intervento militare, ricordando come sia "la Carta delle Nazioni Unite a determinare il quadro delle iniziative che possono essere adottate per preservare la pace e la sicurezza internazionale".
