Siria: i ribelli addestrati dagli USA si arrendono e consegnano le armi ad Al Quaeda

Le armi usa nelle mani del fronte al Nusra, propaggine siriana di al Qaeda. E' quanto emerge da un'inchiesta realizzata dal Centcom, il comando delle forze americane in Medio Oriente, che ha ammesso che molti dei ribelli siriani addestrati dagli Stati Uniti si sono arresi ed hanno consegnato parte consistente delle loro armi e munizioni ai fiancheggiatori di Al Quaeda. Secondo i funzionari del Pentagono i ribelli hanno consegnato "sei pick-up e parte della loro munizioni a un intermediario sospettato di appartenere al Fronte al Nusra, circa il 25 per cento del loro equipaggiamento", in apparenza "in cambio della vita".
La resa, che imbarazza non poco lo stesso presidente Obama, risale alla notte tra lunedì 21 e martedì 22 settembre, quando gli uomini delle "Nuove Forze Siriane", i cosiddetti ribelli moderati addestrati dagli Usa, hanno consegnato ad un emissario di al Nusra il loro equipaggiamento fornito dagli Stati Uniti: a quanto pare non pochi sarebbero addirittura passati a combattere per il nemico come normalissimi mercenari.
Patrick Ryder, portavoce del Comando Centrale delle truppe Usa a Tampa, Florida, ha commentato: "Se tali informazioni dovessero rivelarsi accurate si tratterebbe di una grave violazione degli accordi sottoscritti da parte di chi partecipa ai programmi di addestramento". Il realtà la vicenda non fa che riproporre l’inaffidabilità dei ribelli addestrati dagli Stati Uniti dopo il caso precedente, avvenuto un mese fa, quando 54 di loro entrarono in Siria e subirono gravissime perdite a causa di un attacco portato sempre da Al Nusra. Non è da escludere che la decisione del secondo gruppo di abbandonare l’equipaggiamento per poter fuggire sia stato motivato proprio dal timore di subire un’analoga sorte. Quel che è certo è che le centinaia di milioni di dollari investiti dagli USA per addestrare i siriani non hanno sortito gli effetti sperati.