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Siria, ad Aleppo 517 morti negli ultimi 15 giorni. Sono quasi tutti civili

Il bilancio è stato comunicato dall’Osservatorio Siriano sui Diritti Umani. E mentre la strage continua, Assad ringrazia Papa Francesco per la sua vicinanza…
A cura di Davide Falcioni
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Almeno 517 morti, dei quali 151 bambini: è questo il bilancio drammatico dei bombardamenti aerei sulla città di Aleppo, in Siria, prendendo come riferimento un periodo di soli 15 giorni di tempo, ovvero a partire dal 15 dicembre e fino a ieri, domenica 29. A renderlo noto è l'Osservatorio Siriano per i Diritti dell'Uomo, che fa sapere come il numero di vittime civili sia ampiamente più elevato di quelle militari, che risultano essere soltanto 46, quasi tutte appartenenti all'organizzazione "Stato Islamico di Iraq e Levante". Aleppo è una delle principali città della Siria e da mesi il teatro di durissimi scontri tra l'esercito di Assad, che utilizza anche i cacciabombardieri, e le truppe ribelli. Dall'estate è suddivisa in due parti, controllate dalle due fazioni. Secondo l'Osservatorio le truppe di Assad starebbero tentando un'avanzata nell'area controllata dagli oppositori: "L'osservatorio ritiene che tutti coloro che tacciono di fronte a questa catastrofe siano complici della strage compiuta dal regime siriano, che da mesi sta riversando le sue bombe su bambini, donne e anziani di Aleppo. La Comunità internazionale non può più stare a guardare".

Ma la "Comunità Internazionale" si è limitata a condannare con decisione le violenze, mentre i portavoce del governo siriano spiegano che i terroristi sono nascosti tra la popolazione civile, che di conseguenza ne fa le spese. Bashar Al Assad, presidente siriano, ha inviato sabato a Roma una delegazione del governo, che ha portato un messaggio a Papa Francesco ed è stata ricevuta dal numero 2 della Santa Sede, Pietro Parolin. Assad ha ringraziato il Pontefice per la sua posizione sulla Siria: Francesco, infatti, è stato mesi fa contrario all'intervento americano nel Paese ed ha auspicato che la soluzione del conflitto passi attraverso un dialogo tra siriani, senza interferenze dalle potenze straniere.

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