
Scontro frontale tra due autobus durante un sorpasso, almeno 63 morti in Uganda

Tragedia in Uganda nelle prime ore di questa mattina. Almeno 63 persone hanno perso la vita e molte altre sono rimaste gravemente ferite in un incidente stradale che ha coinvolto quattro veicoli lungo la trafficata autostrada Kampala–Gulu, nel distretto di Kiryandongo. L’impatto è avvenuto poco dopo mezzanotte nei pressi del villaggio di Kitaleba, vicino alla fattoria Asili. Due autobus di linea – uno della Nile Star Coaches (targa UBF 614X) e l’altro della Planet Company (UAM 045V) – si sono scontrati frontalmente, coinvolgendo anche una Toyota Surf e un camion Tata.
Secondo le prime ricostruzioni della Direzione per la Sicurezza Stradale e del Traffico, l’autobus della Nile Star, diretto verso Gulu, avrebbe tentato un sorpasso azzardato del camion Tata proprio mentre, in senso opposto, l’autobus della Planet Company stava facendo lo stesso con la Toyota Surf. L’esito è stato una collisione frontale violentissima, seguita da un effetto domino che ha fatto ribaltare gli altri veicoli più volte. "Uno dei conducenti ha cercato di sterzare per evitare l’impatto, ma era troppo tardi. La manovra ha innescato una serie di urti che hanno trasformato la carreggiata in un inferno di lamiere", ha dichiarato SP Michael Kananura, portavoce della polizia stradale.

Le immagini provenienti dal luogo dell’incidente mostrano una scena di distruzione totale: autobus accartocciati, corpi estratti dai rottami, e i soccorritori impegnati senza sosta per ore. Tutte le vittime sono state trasportate all’ospedale di Kiryandongo, dove è in corso l’identificazione, mentre i feriti più gravi sono stati trasferiti in altre strutture della regione.
La polizia ha definito l’accaduto "una delle peggiori tragedie stradali degli ultimi anni" rinnovando l’allarme sui sorpassi pericolosi, che continuano a essere tra le principali cause di morte sulle strade ugandesi. "Invitiamo tutti gli automobilisti alla massima prudenza. I sorpassi imprudenti non valgono una vita", ha concluso Kananura, in un appello accorato a fermare la scia di sangue che ogni anno macchia le strade del Paese.